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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Waterfront, "lungomare del mito" e spiaggia urbana: le idee di grillini e architetti

Le proposte per il concorso di idee dell'Autorità portuale per ridisegnare la costa tra Boccetta e Annunziata. Dall'Ordine degli Architetti l'invito a prevedere una spiaggia libera

Resta caldo il tema waterfront. Al concorso di idee lanciato il mese scorso dall'autorità portuale dello Stretto, per riqualificare la costa tra Boccetta e l'Annunziata, intervengono anche  i Grilli dello Stretto e l'Ordine degli Architetti. Gli attivisti sognano un "lungomare del mito" in linea con i propri principi di recupero e salvaguardia del territorio. I professionisti insitono per una politica di "sottrazione" e per la creazione di una spiaggia urbana come negli anni '60. 

Le idee dei grillini

  1. Messina torna a sognare col Lungomare del Mito. A nostro parere una porzione di quella che fu la Fiera di Messina, deve essere riservata ad un museo dedicato ai miti e alle tradizioni messinesi, a partire dall’esposizione permanente delle statue dei giganti Mata e Grifone, attualmente ostaggi, quasi tutto l’anno, in un deposito comunale.
  2.      Il miglio che sarà oggetto di riqualificazione, nella nostra visione, deve diventare un nastro verde senza soluzione di continuità. Noi crediamo che bisogna creare più spazi alberati possibili, per apportare quella quantità di ombra che serve d'estate a non far diventare rovente il suolo, dando quella frescura ai tanti cittadini che potranno usarlo come luogo d' incontro a tutte le ore del giorno, anche in estate, cosa che allo stato attuale risulta impossibile durante le ore diurne estive.
  3. Nella riqualificazione degli spazi pubblici deve certamente avere preminenza l’abbattimento totale delle barriere architettoniche. Solo con la totale accessibilità si può conquistare la piena inclusività. Accessibilità e inclusività nelle attività ricreative devono essere garantite soprattutto ai più piccoli, nei cui confronti la nostra città si è sempre ritrovata colpevolmente impreparata, auspichiamo dunque la realizzazione di un parco giochi fruibile da bambini con qualsiasi abilità motoria, sensoriale ed intellettiva.
  4. si deve porre massima attenzione alle pratiche sportive e ricreative, individuali o di gruppo, con un occhio di riguardo alla tradizionale pesca sportiva e con un’area attrezzata (cd “palestra all’aperto”) rigorosamente accessibile alle persone con disabilità. Il lungomare del Ringo potrebbe essere la zona ideale, in un progetto più ampio di restituzione alla città della spiaggia di pertinenza.
  5. Riteniamo fondamentale restituire alla città gli spazi della ex Fiera, nel farlo si pensi a ridurre al minimo le cubature di cemento, si riqualifichino le strutture oggetto di tutela, e si azzerino le cancellate che per troppo tempo ne hanno limitato la fruizione. Fruizione che deve passare dalla concessione delle aree commerciali e delle aree dedicate ai servizi, alla più ampia platea di soggetti, al fine di incentivare l'imprenditorialità diffusa.
  6. Si valuti di realizzare un vero porticciolo turistico e non limitarsi all’attuale forma di “parcheggio nautico” dei natanti messinesi, se vogliamo puntare al turismo bisogna dare la possibilità concreta al turista di passaggio di fare una fermata a Messina, ristorarsi e visitare la città.
  7.  al fine di decongestionare il traffico gommato e dando la possibilità a cittadini e turisti di raggiungere le località balneari via mare, proponiamo la realizzazione del “Battello dello Stretto”, un mini-terminal per imbarcazioni di medio/piccole dimensioni da concedere ad enti locali e privati, nell’ambito di un più ampio servizio di trasporto via mare, con diversi punti di imbarco e sbarco lungo i villaggi rivieraschi fino a torrefaro.

Le idee degli architetti

  1. Partendo dal presupposto che è necessario intervenire con operazioni di sottrazione più che di addizione, la priorità risulta riconquistare l'affaccio a mare, proiettando i progetti e rimuovendo quanti più ostacoli si incontrano in questo processo di apertura e di inclusione, verso la piazza principale della città: lo Stretto di Messina. 
  2. Permettere, per almeno un tratto importante del waterfront Boccetta-Annunziata, la fruibilità  di una spiaggia urbana per la balneazione, come era fin agli anni ’60. Il vero lusso per una città di mare è disporre di una spiaggia libera in città, contemplando lo spazio pubblico come spina dorsale del sistema waterfront.
  3. Mantenere le attività che funzionano e che non ostacolano il processo di apertura della città al mare.
  4. Operare, quanto più possibile, in attuazione del PRG portuale esistente 
  5. Inquadrare l’area in un ambito più ampio che includa almeno la parte del porto storico, con la Stazione Marittima che potrebbe essere il nuovo accogliente Terminal crocieristico davanti alla storica Palazzata di Messina, mentre per quanto riguarda zone limitrofe pregiate, come la Dogana, potrebbero essere pensate come luogo di aggregazione, di attrazione multiuso, dotate magari anche di una sorta di “Eataly” siciliano. 
  6. Bandire un concorso di progettazione per tutto il tratto dal torrente Boccetta fino all’Annunziata e l’area dell’ex Fiera, cercando di scongiurare azioni progettuali frammentate.
  7. Far sì che il Comune di Messina partecipi con un ruolo di primo piano nelle decisioni da prendere in sinergia all’Autorità Portuale dello Stretto, proponendo un'azione reale partecipata, creando un vero e proprio laboratorio 'vivo' di action design, dove il progetto si rivela dal dialogo e dagli spunti di tutti gli attori coinvolti e in cui l'architetto non é più semplicemente il tecnico, ma il professionista, l'esperto chiamato a fare una sintesi e proporre la migliore soluzione in termini di qualitá, esigenze e costi economici.
  8. Trasformare il sottoambito Annunziata in un parco urbano strutturato come nodo che ospiti spazi e servizi “cerniera” con la successiva area a nord che potrebbe accogliere un porticciolo.  Far tornare i sottoambiti Lungomare del Ringo e il primo tratto della Rada S. Francesco una spiaggia urbana balneabile con relativi servizi per cittadini e turisti, con la liberazione dagli approdi e senza la realizzazione di nuovo porticciolo che impedirebbe nuovamente l’uso del mare che, invece, potrebbe essere realizzato alla foce del torrente Giostra con il relitto della nave Cariddi  recuperato, riportato a secco ed esposto in prossimità del porticciolo e/o dell'area della ex cittadella fieristica. 
  9. Rimuovere ogni chiusura per l’accesso alle aree della ex Fiera di Messina che potranno essere accessibili al pari della confinante passeggiata a mare durante l’intera giornata. 

Trasformare l'area che va dall’attuale passeggiata fino al torrente Boccetta in un tratto culturale e ricreativo con spazi verdi e affacci sullo Stretto, riportando il viale Boccetta alle sue origini, e cioè come una Boulevard, con al centro spazi pedonali inclusivi, proiettata direttamente sullo Stretto mantenendo sia il porticciolo Marina del Nettuno che lo storico circolo Canottieri Thalatta eventualmente suggerendo sostanziali modifiche per non impedire la fruizione del lungomare e/o impattare sulla visione dello Stretto.

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