Ricetta della nonna per i pitoni fritti con la scalora
Un pezzo “tipico” della rosticceria messinese. Facile, soffice e gustoso
Un pezzo “tipico” della rosticceria messinese da preparare insieme nelle calde sere d’estate per una pitonata con gli amici. Facili, soffici e gustosi. L’unica pazienza è per l’attesa della lievitazione.
Per 15 pitoni occorrono
Per l’impasto: 250 grammi di farina manitoba, 250 grammi di farina di semola, 20 grammi di zucchero, 10 cucchiaino di sale, 50 grammi di olio, 270 grammi di acqua, un cubetto di lievito di birra o una bustina di lievito liofilizzato.
Per il ripieno: 250 grammi di scarola, 500 granni di pomodorini, 250 grammi di tuma o scamorza, acciughe sott’olio a piacere, sale, olio extravergine di oliva e origano. Olio di semi per friggere.
Versate e mescolate in una ciotola i due tipi di farina con lo zucchero e il sale. Fate intiepidire l’acqua e sciogliere il lievito dentro. Aggiungete all’impasto e lavorate con le mani o la planetaria fino ad ottenere un morbido impasto. Unite l’olio e fate assorbire. Mettete il panetto in una ciotola coperta per un’ora. Potete mettere dentro il forno con la luce accesa per favorire la lievitazione.
Quando sarà gonfiato prendete l’impasto e dividete in 15 pezzettini che andrete a stendere formando dischetti spessi circa mezzo centimetro. Coprite e fate riposare per altra mezz’ora. Nel frattempo preparate il condimento. Tagliate scalora, pomodori, formaggio e acciughe a piccoli pezzettini.
Allargate i cerchietti di pasta e mettere al centro un po’ di tutto. Condite con un filo d’olio e origano (a piacere) e chiudete i cerchi dando la forma della mezzaluna.
Friggete in abbondante olio per pochi secondi, il tempo di dorare la pasta. Asciugate con carta assorbente e servite ben caldi.
Buon appetito