Ricetta dei taralli siciliani
Fanno impazzire per la consistenza, un poco mordidi dentro ma comunque friabili come la pasta frolla. Se fatti a regola d’arte, si sciolgono in bocca
Una treccina saldata a ciambella. Li trovi in ogni angolo della Sicilia. Sono i biscotti taralli aromatizzati all’anice e glassati con zucchero e limone. Fanno impazzire per la consistenza, un poco mordidi dentro ma comunque friabili come la pasta frolla. Se fatti a regola d’arte, si sciolgono in bocca. Obbligatoria: ammoniaca per dolci che evaporerà del tutto con un tempo di cottura e di riposo sufficienti.
Occorrono
1 kg di farina 00, 250 ml di latte, 250 g di zucchero semolato, 200 g di strutto, 4 uova, 40 g di ammoniaca per dolci, Un cucchiaio di semi di anice, 1 limone, un pizzico di sale
Impastare su di una spianatoia farina, setacciata, zucchero, sale, strutto ammorbidito, uova, succo e scorza grattugiata del limone, ammoniaca e semi di anice, aggiungendo via via un po' di latte a filo fino a ottenere un impasto un po' morbido.
Staccare dalla massa dei tocchetti di pasta e stenderli con le mani fino a formare un numero pari di bastoncini lunghi tra i 12 e i 20 cm e dello spessore di 1,5 cm circa. Allineare i bastoncini a coppie, attorcigliarli tra loro a forma di treccia e saldare le due estremità in modo da creare la classica forma a ciambella. Cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per 15 minuti circa. Eventualmente anche come semplici ciambelle - senza treccia - vanno benissimo.
Una volta cotti, lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Infine, spennallare la parte superiore con una glassa di zucchero stemperato in latte e succo di limone e farli asciugare in forno a 150 °C per 5 minuti.