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Agenzia delle Entrate, Spicuzza: “Siamo in piena crisi, occorre far riaprire gli uffici a pieno regime”

Il presidente dell'Ordine dei commercialisti denuncia disagi e difficoltà per l'orario e i servizi ridotti. “E' finita la fase 1, occorre senso di responsabilità da parte di tutti”

“Oltre la metà dei nostri clienti sono in crisi. Tanti non hanno riaperto, altri chiuderanno a breve”. E’ preoccupato il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Enrico Spicuzza (nella foto): “Mai ho respirato un momento così difficile in città e fuori, la seconda ondata di vittime da coronavirus saranno imprenditori, artigiani e commercianti. La fase davvero critica è già cominciata, ma quello che mi preoccupa di più è la difficoltà di gestire questa crisi da sovraindebitamento nei rapporti con l’amministrazione finanziaria”.

Nel mirino c’è l’Agenzia delle Entrate. Come sta accadendo anche in altre Regione, il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Messina accende i riflettori sul disagio degli utenti, costretti a lunghe file e a servizi ancora limitati.

Già dal Lazio è arrivata al ministero dell’Economia e delle Finanze dell’Economia e delle Finanze, nonché al relativo Ministro, la richiesta di ripristinare  "con urgenza l’operatività ordinaria degli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Ovviamente, nel rispetto delle misure anti-Covid, a garanzia dei dipendenti e dei professionisti/utenti".
Una richiesta che potrebbe essere inoltrata presto anche da Messina. 

Enrico Spicuzza-2“Stiamo assistendo impotenti al collasso e chi ci dovrebbe aiutare pensa invece di essere ancora alla fase1 – spiega il presidente Spicuzza – Riscontriamo quotidianamente enormi problemi dei commercialisti-esperti contabili ma anche da parte dei cittadini. Nonostante la fine del lockdown e la riapertura delle attività economiche, avvenuta già il 3 giugno, all’Agenzia delle Entrate si continua a lavorare come se ci si trovasse ancora nella fase 1. Nel momento più delicato per la vita di tutti noi, non vengono assicurati servizi adeguati”.

Eppure la domanda dei professionisti e dell’utenza è ormai tornata ai livelli ante emergenza. “In realtà, la domanda non si è mai interrotta. Noi commercialisti non abbiamo non hanno mai smesso di dare assistenza ai nostri clienti, imprese e partite iva, anche durante il lockdown, per garantire continuità e anche una pronta ripartenza – conclude Spicuzza – Ora però tutti devono fare la loro parte. Occorre spirito di servizio e senso di responsabilità se si vuole davvero rendere effettiva la ripresa del nostro sistema economico”.

Spicuzza ha già chiesto chiarimenti al direttore territoriale al direttore provinciale che hanno assicurato la ripresa dei servizi pur rappresentando la difficoltà legata alle misure anticontagio ancora vigenti. Nei prossimi giorni saranno convocati i sindacati per raggiungere un accordo sulla ripresa in servizio di alcuni dipendenti e ridurre lo smart working. Il direttore provinciale si è impegnato a fornire l'emal di tutti i dipententi all'Ordine dei commercialisti, nonchè le indicazioni dei servizi e le mansioni svolte al fine di ridurre ildisagio della categoria e dare la possibilità di un contatto diretto.

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