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Martedì, 3 Ottobre 2023
Economia

"Nel 2023 disoccupazione in crescita", allarme della Cisl a Regione e Ars

Per il sindacato si rischia di avere il 13% in più di disoccupati. L'Eurostat ha posizionato la Sicilia al quinto posto tra le regioni europee in cui ci sono più giovani, tra i 15 e i 29 anni, che non lavorano. "Il governo Schifai e il parlamento siciliano intervengano"

Il futuro della Sicilia non si prospetta roseo. A parlare sono i dati: il 2023, secondi dati analizzati da Cisl Sicilia, potrebbe chiudersi con un aumento del numero di disoccupati di quasi il 13%. Previsioni che sono in linea con un trend ormai consolidato, tanto che l'Eurostat ha posizionato la Sicilia al quinto posto tra le regioni europee per percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che sono disoccupati e alla seconda posizione italiana per percentuale di popolazione disoccupata tra i 15 e i 74 anni. Numeri di segno negativo, secondo le rilevazioni dell'Agenzia europea, si registrano anche nell'occupazione femminile, pari al 29,1%, il dato più basso in Unione Europea. "Rispetto a questa drammatica fotografia - commenta il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio (in foto) - il governo regionale e l'Ars devono dare un forte segnale, cambiando velocità e direzione di marcia".

Sebastiano Cappuccio
Sebastiano Cappuccio

Per il numero uno della Cisl siciliana le priorità sono chiare. "Il lavoro, il welfare, il rilancio della pubblica amministrazione e le infrastrutture, sono le prime questioni a cui bisogna mettere mano. Ma per farlo - dice - non si può attendere, occorre fare presto. Vanno subito varati gli interventi e i provvedimenti necessari, che abbiamo anche indicato nel nostro pacchetto di proposte, il 'Cantiere Sicilia'". Il segretario generale della Cisl dell'Isola chiede che il governo Schifani e il Parlamento siciliano aprano subito un confronto con le parti sociali. "Escludere il sindacato sarebbe un errore gravissimo che porterebbe verso il fallimento. L'intesa fra Governo, Cgil, Cisl e Uil e Anci sul monitoraggio della governance dei fondi Pnrr è certamente un primo passo, ma non basta. Perché deve essere messo a sistema questo metodo su tutti i temi, a partire da quello sulle politiche attive sul lavoro, che per noi è al centro dell'agenda sociale ed economica".

Dalla Sicilia si deve partire, secondo Sebastiano Cappuccio "per riaccendere il motore del Sud". "L'isola - continua - può diventare il motore trainante di una nuova stagione. Che rimetta al centro la questione meridionale oggi più che mai attuale e simbolo della tenuta di tutto il Paese". La Cisl siciliana sarà presente con i suoi delegati e lavoratori il prossimo 20 maggio, a Napoli, alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil che concluderà la mobilitazione unitaria. "E' un segnale importante - conclude Cappuccio - perché si ribadisce la centralità del Sud fra le priorità di cui il governo nazionale deve occuparsi".

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