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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Infrastrutture, la Regione chiede a Salvini integrazione alta velocità Pa-Ct-Me: "Così non è neanche Alta Capacità"

L'assessore Aricò: "Perché tutto ciò abbia un senso, al Ponte sullo Stretto bisogna arrivarci velocemente e da tutta l’Isola”. E sulla riforma degli appalti...

"Non è 'Alta velocità', ma questa non è neanche 'Alta capacità'. Non tutta la linea Palermo-Catania-Messina, infatti, è percorribile a 200 km/h. Il governo regionale ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di integrare il progetto affinché la Sicilia abbia almeno un’intera 'Alta capacità' che aiuti i siciliani a uscire dall’isolamento e a raggiungere il più velocemente possibile il Ponte sullo Stretto e il resto d’Italia". Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Alessandro Aricò, intervenendo nella sede di Ance Sicilia a un confronto con il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico, i capi dei Geni civili, i capi degli uffici tecnici comunali, imprenditori e professionisti, sulla riforma del Codice degli appalti.

"Quando ci siamo insediati abbiamo guardato il progetto della Palermo-Catania-Messina approvato in precedenza - ha spiegato - e ci siamo accorti che in alcuni tratti non verrà realizzata una doppia nuova linea con struttura adeguata alla velocità superiore, ma solo una nuova linea adeguata accanto a quella preesistente che verrà ristrutturata, ma che non potrà reggere queste sollecitazioni. Quindi in questi tratti i treni andranno più lentamente. Poi ci siamo accorti – ha proseguito Aricò – che le sagome delle gallerie attuali consentiranno una velocità massima di 120 km/h. In ogni galleria, quindi, si impiegheranno in media 4 minuti in più, per un totale di 40 minuti in più sull’intera linea. Abbiamo fatto presente al ministro Salvini, che ha condiviso la nostra posizione, che spendendo per le gallerie appena alcune centinaia di milioni in più su un totale di 11,5 miliardi che si stanno spendendo, si risparmierebbero 40 minuti di viaggio. Arrivare a Catania in 80 minuti è sempre meglio di 120", ha detto l'esponente della Giunta Schifani.

“Abbiamo accolto con favore la richiesta di Ance Sicilia al ministro Raffaele Fitto – ha detto poi Aricò - di assegnare alla Sicilia 10 miliardi per le infrastrutture strategiche. E’, infatti, anche la richiesta del governo regionale per completare il lavoro fin qui realizzato con la Palermo-Catania-Messina e con la riesumazione del Ponte sullo Stretto. Infatti, perché tutto ciò abbia un senso, al Ponte bisogna arrivarci velocemente e da tutta l’Isola”.

All'incontro si è parlato anche della necessità di recepire in Sicilia entro il prossimo 30 giugno la Riforma degli appalti che entrerà in vigore l’1 luglio, pena il vuoto normativo in materia nell’Isola.  “Abbiamo già preparato, con il Dipartimento regionale Tecnico, il testo di legge di recepimento del Nuovo Codice degli appalti - ha annunciato Aricò -  La prossima settimana, avuto il parere della Ragioneria generale, lo porteremo in Giunta, quindi incontreremo le associazioni di categoria e i sindacati per un confronto sul merito che, spero, ci aiuti ad ottenere un testo migliore di quello varato da altre Regioni, il tutto prima di trasmetterlo all’Ars”.

“Ricorrendo all’Autonomia statutaria – ha anticipato l’assessore - , abbiamo previsto un testo che si incastra con quello nazionale inserendo alcune modifiche migliorative. Ad esempio, vi anticipo che gli Urega coesisteranno con la Centrale unica di committenza, cambieranno solo nome, da Uffici regionali gare a Uffici regionali di committenza. Sugli Urega siamo stati antesignani nel 2006, siamo stati i primi in Italia ad istituire quella che poi è diventata la Centrale unica di committenza per gli appalti, hanno funzionato bene e intendiamo salvaguardare esperienze e know-how”.

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