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Atm, 45 autisti al capolinea: "Quale futuro per noi?"

Il flash mob di protesta davanti a Palazzo Zanca da parte di contrattisti e interinali rimasti fuori dai programmi di assunzione della nuova Spa. Confsal: "Illegittimi i provvedimenti finora attuati"

Flash mob di protesta da parte dei 45 autisti di Atm rimasti senza lavoro poiché non inseriti nel piano di assunzione della nuova Spa che partirà il primo giugno.

Questa mattina i dipendenti interinali e contrattisti hanno aderito al sit-in organizzato da Fast Confsal davanti a Palazzo Zanca, alle presenza di alcuni consiglieri comunali. Gli autisti hanno chiesto a gran voce lumi sul proprio futuro che rischia di essere a tinte fosche a partire dal prossimo mese. 

Risulta necessario comprendere - hanno spiegato i sindacalisti Antonino Di Mento, Carmelo Altadonna e Francesco Belmonte - quale percorso risulta essere stato intrapreso per la stabilizzazione di quei lavoratori che da anni hanno prestato e continuano a prestare la loro opera all’intero dell’azienda come contrattisti e Interinali, i quali al momento non si vedono né coinvolti, né menzionati nel contesto del nuovo processo. Per tale palese disattenzione e/o dimenticanza, la scrivente organizzazione sindacale, ritiene prioritariamente indispensabile, ricordare che le summenzionate categorie di lavoratori a tempo determinato, devono necessariamente far parte di un programma d'inserimento in pianta organica ben definito e concordato con le parti sociali, nell'eventuale avvio di Atm Spa., tenuto conto e debita considerazione, anche, dell'attuale fuoriuscita di personale già prossimo alla quiescenza".

Il sindacato volge poi uno sguardo al bando per l'assunzione di 70 autisti pubblicato da Atm. "ll bando potrebbe trovare da parte di questo sindacato il pieno sostegno ed apprezzamento, se non fosse altro, per la nuova fonte di occupazione che si verrebbe a creare per la città di Messina, ma per lo stesso ragionamento, non possiamo esimerci come sindacato, dalla responsabilità di non sfruttare la probabile, quanto ragionevole e naturale occasione, di sopprimere la piaga sociale del precariato, attraverso l'esclusiva ed imprescindibile condizione, della preventiva stabilizzazione dei 45 operatori di esercizio a tempo determinato, i quali hanno già acquisito sul campo la necessaria formazione ed esperienza pratica, che consente ad essi, fin da subito un'immediata funzione, e all'azienda una conclamata agibilità gestionale per l'inserimento in esercizio. Nell'attuale fase transitoria molte dinamiche, appaiono a nostro avviso, alquanto discutibili, a tratti incompatibili, se non addirittura pericolose, le quali essendo state tutt’oggi, mantenute dalla parte datoriale, viziano di fatto l'intera procedura amministrativa in corso".

Secondo Confsal, "in assenza di un piano di liquidazione, approvato dal consiglio comunale e dell'attivazione della procedura di liquidazione coatta, si è nella impossibilità di agire in regime di azioni straordinarie, bensì Ordinarie (art. 50 dello Statuto Aziendale). Se così fosse, si aprirebbe la strada ad una pericolosa ed inaccettabile prassi che coinvolgerebbe i lavoratori a pesanti ripercussioni anche su buone uscite, ferie e permessi".

Il sindacato ritiene illegitimi l'assunzione di tutti i provvedimenti posti in essere sino ad ora, riguardanti principalmente: la pubblicazione del bando d'assunzione per i 70 autisti in regime di apprendistato e tutte le procedure di trasferimento di tutto il personale messe in atto per il passaggio da Atm in liquidazione ad ATM Spa.

Da qui la lettera a Regione e amministrazione comunale con la diffida "ad astenersi in itinere da tutti i processi in corso, previo, ampiamente chiarite tutte le questioni, di cui solo alcune riportate per importanza, attraverso la convocazione urgente della contrattazione sindacale, attinente principalmente le tutele del Personale in pianta organica, del personale contrattista ed interinale".

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