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Buoni vacanza? da Taormina l'appello a Franceschini: “Fateli distruibuire ai comuni”

La proposta di Mario Bolognari al ministro e all'assessore Messina sulla misura contenuta nel decreto legge Rilanci. “La preoccupazione che possa nascere una competizione tra località turistiche, salutare in tempi normali, ma oggi deleteria”

Consegnare i buoni vacanze non alle famiglie, ma ai comuni turistici in proporzione alle presenze realizzate nel 2019. E’ la proposta che arriva da Mario Bolognari, sindaco di Taormina, certamente una delle mete preferite dal turismo internazionale.

La richiesta è stata avanzata al ministro Dario Franceschini e all’assessore regionale Manlio Messina. Secondo Bolognari dovrebbero essere i Comuni a distribuire i buoni direttamente in albergo, in base alle prenotazioni ricevute e i clienti potranno utilizzarli per pagare l’albergo, il ristorante, il bar, lo stabilimento balneare, la guida, il taxi, ecc.

“Chiedo questo – precisa Bolognari - perché ho la preoccupazione che possa nascere una competizione tra località turistiche, sempre salutare in tempi normali, ma deleteria in tempi eccezionali. Infatti, gli operatori turistici possono contare su un budget che è calcolato sul fatturato storico e non essere assillati dalla corsa all’accaparramento di turisti. Inoltre, il sistema dei buoni non deve abbassare l’offerta con una distorsione della qualità dei servizi, ma mantenere alti gli standard. Meno centralismo e più fiducia nei sindaci non guasterebbe – conclude il sindaco - L’idea non è mia, ma me la suggerisce un collega di una grande capitale europea molto vocata per il turismo. Loro stanno facendo così”.

Il riferimento è al decreto legge Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri contiene un corposo pacchetto da 4 miliardi di euro per il sostegno al turismo, uno dei settori più gravemente colpiti dall'emergenza coronavirus. E tra le misure è confermato anche l'atteso bonus vacanze. Ma come funziona?

Bonus vacanze, chi può richiederlo e come funziona

Il buono vacanze si potrà spendere in parte nelle strutture ricettive e in parte sarà da scontare dalle tasse. L'incentivo è destinato alle famiglie, con Isee fino a 40 mila euro, che decidono di soggiornare in una struttura ricettiva in Italia. Il decreto "riconosce, a favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40 mila euro, un credito, relativo al periodo d’imposta 2020, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai bed & breakfast".

Per ogni famiglia che rientra in questa categoria e conta tre o più componenti, è previsto un bonus di  500 euro; per i nuclei familiari composti da due persone il bonus sarà di 300 euro; e per quelli composti da una sola persona di 150. Le spese vanno sostenute in un’unica soluzione; l’aiuto dovrebbe arrivare per l’80% sotto forma di sconto anticipato dall’esercente (che a sua volta sarà rimborsato dal fisco con uno specifico credito d’imposta) e per il 20% con detrazione quando si fa la dichiarazione dei redditi. La spesa va effettuata presso un'unica struttura (hotel, b&b, agriturismo). Il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.

Il piano per far ripartire il turismo

"Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi - ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini che ha incontrato gli operatori via Zoom al termine del Cdm - ma il turismo è quello che ha pagato maggiormente le conseguenze dell'epidemia. Il decreto Rilancio - ha detto Franceschini - prevede interventi per sostenere le imprese: dai crediti di imposta per gli affitti; all'esenzione dell'Imu per gli alberghi, agriturismi, campeggi e le altre imprese ricettive; ai contributi a favore delle aziende con grandi perdite di fatturato; agli interventi a fondo perduto per agenzie di viaggio e tour operator; ai fondi per salvaguardare il brand italiano; sino al rafforzamento delle indennità per i lavoratori stagionali e degli ammortizzatori sociali, così come i significativi contributi per la sanificazione e l'adeguamento delle strutture alle prescrizioni sanitarie. Senza scordare la promozione turistica, che avrà fondi destinati al turismo interno a partire dal bonus vacanze, che da solo vale circa 2,4 miliardi di euro, e alle tante semplificazioni come quella per i tavolini di bar e ristoranti che incentiveranno i consumi all`esterno per una ripresa più sicura".

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