Doveva promuovere lo sviluppo industriale della Sicilia ma era inattivo da decenni: addio all'Espi
La giunta regionale ha deciso di sopprimere l'ente costituito nel 1967 ed in liquidazione da ben 24 anni. L'assessore Falcone: "Doveva essere cancellato già nel 1999, questo riordino ci rende anche più credibili ed affidabili agli occhi di Roma"
Via libera alla definitiva soppressione dell'Ente siciliano di promozione industriale (Espi), da ben 24 anni in liquidazione. La giunta Schifani, su proposta dell'assessore all'Economia, Marco Falcone, ha approvato i bilanci finali di liquidazione dell'ente, costituito nel 1967 per promuovere lo sviluppo industriale della Sicilia, ma inattivo da decenni.
"Stiamo dando una decisa sforbiciata a tutto ciò che era rimasto insoluto nell'ambito delle liquidazioni - afferma il presidente della Regione, Renato Schifani - mettendoci alle spalle un passato non sempre virtuoso e proficuo per i siciliani. L'Espi viene cancellato e con esso va in archivio l'immagine della Regione che non riesce ad autoriformarsi e a mantenere gli impegni".
"In un anno circa - aggiunge Falcone - abbiamo ultimato più di trenta liquidazioni che erano rimaste pendenti per decenni. L'Espi doveva essere cancellato addirittura dal 1999 così come altri enti inutili che chiuderemo nelle prossime settimane. Diamo finalmente snellimento ed efficienza all'azione amministrativa della Regione in un percorso di riordino che accresce l'affidabilità e la credibilità anche nel rapporto con Roma del nostro ente".