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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Caronte&Tourist all'onorevole Figuccia: “Ricorso al fondo Solimare ancora allo studio”

Secondo l'azienda il deputato che ha chiesto l'invio di ispettori è “vittima in buona fede di suggeritori poco informati”. E precisa: “Nell'area dello Stretto non è mai stato previsto alcun contributo pubblico”

Prima ancora del presidente della Regione, è arrivata da Caronte&Tourist la risposta all'interrogazione dell'onorevole Vincenzo Figuccia sul ricorso alla Solimare, per l’integrazione salariale dei dipendenti, disposto per far fronte al calo di attività legato all’epidemia di coronavirus.

“Chi ha fornito all’onorevole Figuccia la copia del verbale di consultazione che è riportato fedelmente nella sua interrogazione al presidente della Regione Siciliana, non si è reso conto che si tratta - in quel caso - dell’area Stretto del Gruppo Caronte & Tourist, per la quale com’è universalmente noto non è mai stato previsto alcun contributo pubblico. Verosimilmente, dunque, Figuccia e i suoi suggeritori intendevano riferirsi al comparto delle Isole Minori, e su questo non intendiamo certamente sottrarci al confronto”.

L'azienda spiega che sta completando un computo analitico che consenta di verificare in che misura il crollo dei ricavi tariffari, che contribuiscono in modo determinante alla copertura dei costi, si compensi con il parziale contenimento dei costi derivanti dalla diminuzione delle corse disposte dalla Regione Siciliana.

“Aderendo alle richieste istituzionali - si legge nella replica di C&T - l'obiettivo dell'operatore sarà la tutela dei lavoratori e della loro retribuzione, e al contempo il mantenimento dell'equilibrio economico/finanziario previsto dai parametri contrattuali, sia nella convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dei contratti di servizio con la stessa Regione Siciliana, elemento imprescindibile a tutela della continuità del servizio. Ricorreremo al Fondo Solimare per la tutela dei lavoratori nella misura in cui se ne ravvisi la necessità e ci siano le condizioni generali, consci del fatto che esso è alimentato mensilmente anche dai contributi C&T Isole Minori e dei marittimi che da essa dipendono i quali hanno pieni diritti di tutela del proprio lavoro”. 

Pare comunque davvero singolare - dice ancora C&T - che in un momento drammatico come il presente, sul piano sanitario innanzitutto, ma anche su quello economico che vede in gravissime ambasce anche le aziende del TPL marittimo  - che in assenza o nel ritardo dei contributi pubblici previsti per il servizio essenziale che rendono, rischiano di non poter pagare gli stipendi -  si riservino energie ad atti urlati di querula polemica non attivando canali di comunicazione che pure sarebbero e sono sempre possibili.

C’è una scelta operata dal Gruppo Caronte & Tourist - continua la nota - condivisa dalle organizzazioni Sindacali, che è di esporre il minimo numero possibile di dipendenti al rischio del contagio, e di averne sempre una quantità disponibile sufficiente al rimpiazzo degli equipaggi che dovessero essere obbligati a periodi di quarantena. Siremar, anche in questo periodo, assicura i collegamenti indipendentemente dal fatto che i ricavi siano calati di oltre il 70 % e senza sapere se ciò si riequilibrerà con costi che rimangono per larga parte immutati.

“Ribadiamo - concludono - che Solimare rappresenta un’opzione, legittima e logica, di sostegno ai lavoratori che vi contribuiscono. Stiamo provando, e lo faremo fino in fondo, a mantenere livelli occupazionali e, ove possibile, condizioni reddituali. C’è un tempo per ogni cosa, recitano le sacre scritture: ora è quello della solidarietà e della resistenza”.

Articolo aggiornato il 28 marzo 2020 // Replica Caronte&Tourist modificata

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