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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Nuova carta acquisti per fare la spesa: a chi spetta e come funziona

La misura fa parte del fondo da mezzo miliardo previsto dalla legge di bilancio 2023 del governo Meloni per i più indigenti. Al nuovo strumento per acquistare beni alimentari di prima necessità non avranno diritto le famiglie con reddito di cittadinanza

Arriva a breve la carta acquisti destinata alle famiglie più bisognose per fare la spesa. Al nuovo strumento per acquistare beni alimentari di prima necessità non avranno diritto le famiglie con percettori di reddito di cittadinanza.

Il decreto è stato firmato dai ministri dell'agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e dell’economia, dovrebbe diventare in tutto e per tutto operativo a partire da luglio 2023. La misura fa parte di quel fondo da mezzo miliardo previsto dalla legge di bilancio 2023 per i più indigenti.

La nuova carta acquisti per fare la spesa

A chi spetta la nuova carta acquisti? I destinatari saranno residenti in Italia che abbiano tutti i componenti del nucleo familiare iscritti all'anagrafe della popolazione residente. L'Isee non deve essere superiore a 15mila euro. In soldoni, sarà una Postepay prepagata: in molti resteranno esclusi, perché non spetterà a famiglie con titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Non è tutto. 

Il decreto attuativo specifica che vengono esclusi anche i nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di Naspi, indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis coll), indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (Cig); ogni altra forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Una platea dunque limitata, così come ci sono limiti stringenti su ciò che si può e non si può comprare con la carta acquisti: nessun tipo di bevanda alcolica, ad esempio. Sarà utilizzabile in qualsiasi negozio che vende alimentari, ma gli esercizi commerciali dovranno stipulare una convenzione tramite domanda telematica col ministero.

Quanti soldi?

Nel decreto è fissato un tetto massimo di 382,5 euro per nucleo. Per l'assegnazione del benficio, i comuni riceveranno l'elenco dei nomi messo a disposizione dell'Inps sulla base di tre parametri di priorità. I comuni saranno quindi chiamati a verificare la posizione anagrafica dei nuclei e potranno poi selezionare le famiglie o i singoli in effettivo stato di bisogno, anche sulla base di ulteriori informazioni dei servizi sociali. La tessera dovrà essere ritirata presso gli uffici postali.

Le carte acquisti complessive potranno essere al massimo 1,3 milioni. Le carte acquisti saranno nominative e operative da luglio 2023. Chi non farà i primi acquisti entro il 15 settembre decadrà dal beneficio, che in quel caso sarà assegnato ad altri nuclei bisognosi.

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