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Cassa integrazione ancora bloccata, De Luca: "Pronto ad occupare la Regione"

Il primo cittadino annuncia proteste eclatanti all'assessorato al Lavoro. Nel mirino ritardi e bonus concessi ai funzionari per lavorare le pratiche. "Richieste di pizzo legalizzato fatte da chi tiene in scacco la Pubblica Amministrazione"

Annuncia proteste eclatanti Cateno De Luca contro i ritardi che sta scontando la procedura per riconoscere la cassa integrazione a migliaia di lavoratori siciliani.

Il sindaco si è detto pronto ad occupare la sede dell'assessorato regionale al Lavoro se entro la settimana non si sbloccheranno le pratiche. Ad attendere, ci sono famiglie ridotte sul lastrico dall'emergenza coronavirus e impossibilitate ad andare avanti. Ma ai ritardi della macchina amministrativa si aggiunge la polemica dei bonus di 10 euro per i dipendenti regionali. Si tratterebbe di un incentivo in più richiesto dai sindacati per velocizzare il lavoro negli uffici di Palazzo dei Normanni. 

"Mentre decine di migliaia di lavoratori - ha detto De Luca -  sono ancora in attesa della cassa integrazione per sfamare le proprie famiglie - conclude il Primo cittadino - a Palermo si fanno trattative per dare più soldi ai dipendenti regionali. In questo difficile momento non si possono tollerare né le richieste di pizzo legalizzato fatte da chi tiene in scacco la Pubblica Amministrazione, né la debolezza di certi politici che amano il quieto vivere".

Al momento sono 3.778 i decreti di cassa integrazione autorizzati dall'Inps alle 20 di ieri sera, un dieci per cento riguarda il territorio messinese. Il dato è stato reso noto dallo stesso istituto, con riferimento alle prestazioni previste dal "Cura Italia" e, in particolare, alla Cassa integrazione guadagni in deroga.

A Messina, al 30 aprile, sono stati autorizzati 3161 domande di cassa integrazione ordinaria, in pratica il 100 per cento delle domande pervenute. E' il numero più alto della Sicilia, anche in considerazione della popolazione. Questo perchè la cassa integrazione ordinaria si presenta direttamente all'Inps, quella in deroga vengono mandate alla Regione Siciliana che dopo una fase di verifica trasmettono all'Inps.“
 

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