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Economia

La guerra delle concessioni demaniali, Assomarinas al fianco del Marina del Nettuno

L’associazione Italiana Porti Turistici si costituisce contro la penalizzazione delle imprese che non possono accedere al rinnovo automatico fino al 2033. L'istanza discussa oggi dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa, andrà in decisione il 15 dicembre. Ecco chi rischia

Assomarinas,  l’associazione Italiana Porti Turistici che opera sin dal 1972 per fare "rete" tra le strutture ricettive per la nautica da diporto lungo le coste italiane, scende al fianco del Marina del Nettuno nella battaglia per ottenere la proroga della concessione demaniale fino al 2033. La possibilità, consentita dalla Regione con un semplice clic, è stata infatti preclusa a una serie di imprese che a Messina ricadono nell’area di competenza dell’Autorithy dello Stretto. Un primo ricorso al Tar è stato respinto bloccando così la possibilità di un rinnovo automatico. La concessione dovrebbe scadere dunque  il 31 dicembre 2021, salvo eventuali provvedimenti del governo Draghi legate alla crisi per la pandemia.

Un meccanismo che mette a rischio consolidate aziende che nel tempo hanno investito risanando parte del litorale cittadino, ancora in gran parte abbandonato al degrado.

Il presidente di Assomarina, Roberto Perrocchio, ha già preso visione della documentazione presentata dall’impresa di Ivo Blandina, unico porticciolo turistico di Messina con annesso rinomato ristorante e club house, e si è rivolto all’avvocato Stefano Zunarelli, esperto in diritto marittimo per costituirsi nella sua qualità di associazione che promuove il turismo nautico assistendo anche gli associati nello svolgimento della loro attività per un costante miglioramento delle prestazioni offerte.

L'istanza di Assomarinas è stata discussa oggi dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa e andrà in decisione il 15 dicembre. Assomarinas chiede di annullare o riformare il provvedimento del Tar per scongiurare il rischio “del consolidarsi della disapplicazione in sede giurisdizionale di misure previste ex lege volte a garantire la prosecuzione dell’attività nel settore dei porti turistici, motivo di allarme e preoccupazione per Assomarinas e per le imprese alla stessa associate”.

Secondo Assomarinas la proroga delle concessioni demaniali marittime, è estendibile “alle concessioni aventi ad oggetto la costruzione e gestione di strutture per la nautica da diporto”, “in assenza di una deroga espressa da parte del legislatore”. Di contro, la sentenza del Tar è erronea “nella parte in cui ha ritenuto di dover disapplicare la normativa italiana in virtù dei principi eventualmente desumibili dalla sentenza della Corte di Giustizia del 14 luglio 2016, stante l’inapplicabilità dei suddetti principi alle concessioni aventi ad oggetto la costruzione e gestione di strutture per la nautica da diporto”.

Attualmente i ricorsi pendenti per la proroga al 2033 sono quelli di  Caronte & Tourist (Uffici Messina), Circolo del Tennis e della Vela Messina, Cantieri navali dello Stretto Messina, Marina di Nettuno Messina e Milazzo.

C’è anche il Lido Azzurro di Milazzo che ha attivato la procedura di proroga automatica e non ha ancora presentato il ricorso dopo l’avviso di rigetto da parte dell’ Autorithy così come non si sono opposti i canottieri Thalatta.

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