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Economia

Rilevazione prezzi, a Messina aumentano i costi: +9.3% acqua, luce e combustibili

L'elaborazione di Palazzo Zanca che paragona le tariffe rispetto allo scorso anno. Ad influire anche l'emergenza Covid

Rispetto all'anno scorso i messinesi hanno speso di più per pagare acqua, luce e combustibili. Un incremento del 9.3% registrato dall'ultima rilevazione sui prezzi di consumo realizzata dal Comune. 

Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.

A Messina nel mese di settembre 2021 si registra un decremento congiunturale del -0,5% e un incremento tendenziale del +2,6% dell’indice dei prezzi al consumo.

Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,6%), bevande alcoliche e tabacch,i (+0,4%), abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (+9,3), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%), trasporti (+8,1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7%), servizi ricettivi e ristorazione (+1,8%).

Decrescono: abbigliamento e calzature (-0,3%), comunicazioni (-0,1%), istruzione (-3,1%).

Rimangono invariati altri beni e servizi.

La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di settembre:

Servizi di trasporto: i prezzi dei servizi di trasporto evidenziano diminuzioni congiunturali generalizzate dovute alla conclusione della stagione estiva. Nel trasporto aereo la diminuzione congiunturale maggiore riguarda i voli europei (-34,5%; +41,7% il tendenziale), seguiti dai voli nazionali (-29,9%; -2,9% il tendenziale) e dai voli intercontinentali (-18,2%; +23,6% il tendenziale). I decrementi dei prezzi dei voli, per quanto riguarda quelli nazionali e europei, sono dovuti principalmente al settore low cost. Anche nel trasporto marittimo si registra una forte diminuzione congiunturale (-36,8%; +16,0% il tendenziale), dovuta sia ai collegamenti internazionali sia soprattutto a quelli nazionali in direzione delle isole maggiori. Si registra, inoltre, una diminuzione congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (-1,3%; +3,0% il tendenziale) e un leggero aumento di quelli dei trasporti ferroviari regionali (+0,5%; +0,9% il tendenziale), dovuto all’aumento delle tariffe di un operatore.

Attività turistiche e ricreative: per quanto riguarda i servizi turistici, si registra una diminuzione congiunturale dei prezzi sia dei pacchetti vacanza nazionali (-12,1%; -6,3% il tendenziale), dovuta principalmente alle destinazioni verso la montagna e le città d’arte, sia dei pacchetti vacanza internazionali (-2,5%; -1,7% il tendenziale), dovuta principalmente alle destinazioni verso il mare. In diminuzione su base congiunturale sono anche i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-23,8%; +0,9% il tendenziale) e degli agriturismi (-10,0%). Per quanto riguarda i servizi ricreativi, si registra su base congiunturale un aumento nei parchi di divertimento (+1,6%; +5,7% il tendenziale) e una diminuzione negli stabilimenti balneari (-17,2%; +4,8% il tendenziale).

Cultura: si rileva una diminuzione congiunturale dei prezzi del download degli e-book (-5,5%; +10,7% il tendenziale) e dei libri di narrativa (-0,6%; -0,8% il tendenziale). Si registra, invece, un leggero aumento congiunturale del prezzo dei quotidiani a diffusione nazionale (+0,8%%; +2,5% il tendenziale) e dei periodici (+0,1%; +1,3% il tendenziale), entrambi legati a una diversa distribuzione degli allegati.

Istruzione: i libri scolastici mostrano una va variazione congiunturale positiva, legata alla riapertura della stagione scolastica, per quanto riguarda sia i testi della scuola dell’obbligo (1,5%; 1,5% il tendenziale) sia quelli della scuola secondaria superiore (1,5%; 1,5% il tendenziale).

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