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Economia

"Aziende vogliono chiudere attività, siamo al dramma nel Commercio": l'analisi di Confesercenti sulla crisi

Il presidente Alberto Palella spiega cosa sta succedendo nel settore: "Se le microimprese non incassano quotidianamente salta tutto e dalle 18 non c'è più nessuno in giro"

"L'aria che si respira è di abbandono dello Stato, non c'è più fiducia dopo la fase 1 dell'emergenza e abbiamo già ricevuto telefonate da importanti aziende di abbigliamento e salumerie che vogliono avviare e definire entro dicembre le procedure di chiusura degli esercizi commerciali": Alberto Palella, presidente di Confesercenti Messina, dipinge un quadro tutto nero dell'economia messinese che si basa sulle microimprese. Dopo la manifestazione di sabato scorso finita in prefettura l'organizzazione sindacale sta aspettando i provvedimenti di Stato e Regione per capire come procedere, domani ci sarà un incontro con il sindaco Cateno De Luca: "Per adesso fermiamo la protesta, bisogna capire le risposte delle Istituzioni, c'è grande paura di infiltrazioni di facinorosi nelle manifestazioni, noi non facciamo politica partitica a differenza di altri, noi facciamo politica sindacale, non siamo a caccia di consensi, noi vogliamo portare risultati a casa e dunque non ci associamo alle manifestazioni che nascono per altri scopi".

Protesta dei commercianti in prefettura

La Confesercenti ha già  trasmesso le proposte al presidente del Consiglio e alla Regione: stop dei pagamenti di tasse a novembre e dicembre, stop Iva e che i soldi del ristoro arrivino subito. "Non possiamo aspettare i tempi della burocrazia e quindi dell'impiegato regionale che vuole l'extra, lo Stato dev'essere uguale al privato nella gestione dell'emergenza, da Musumeci attendiamo almeno alle 23 la chiusura di bar e ristoranti, eserciti il suo potere di presidente della Regione, le persone sono troppe avvilite, non c'è più nessuno in giro dopo le 18, ricevo telefonate da commercianti che sono devastati, hanno comprato merce invernale e devono fare fronte ai pagamenti della merce pregressa, se non incassano quotidianamente salta tutto". Con De Luca la riunione sarà concentrata sulla moratoria del versamento dei tributi locali come acqua e rifiuti. "Dalla Fase 1 a questa dell'emergenza la situazione non è peggiorata ma aggravata e non c'è più un limite alla sopportazione, lo Stato e l'Unione Europea rispondano seriamente a quello che è un dramma commerciale e sociale". 

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