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Economia

Formazione, Figuccia: “Stop al calvario per ex dipendenti, si applichi la legge 24”

Il deputato dell'Udc al fianco dei lavoratori. L'incontro con l'assessore Scavone. Con queste speranze

Hanno gridato in piazza il loro diritto ad essere ricollocati. Lo prevede la legge pe quei soggetti iscritti regolarmente all'albo e assunti entro il 31 agosto del 2008. Una legge disattesa che per i lavoratori della formazione professionale rappresenta l'ultima speranza.

“Occorre porre fine a un calvario per gli ex dipendenti della formazione a causa della mancata applicazione della legge 24”. A sostenere la battagia, il deputato dell'Udc allArs, Vincenzo Figuccia.

“E' stata una giornata cruciale per il comparto della Formazione professionale siciliana - si legge in  una nota del deputato in riferimento all'incontro che si è svolta ieri - Dopo 30 giorni di presidio organizzato dagli operatori della Formazione professionale licenziati davanti l'assessorato al Lavoro di via Trinacria, infatti, si è tenuto un tavolo tecnico con l’assessore Antonio Scavone. I lavoratori hanno dato una risposta unitaria, scendendo per strada compatti per chiedere con insistenza l'attuazione della legge regionale n. 25 del 93. Una legge che lo stesso Tar riconosce come vigente e che prevede il diritto alla ricollocazione per quei soggetti iscritti regolarmente all’albo e assunti entro il 31/12/2008. Una legge di tutela disattesa e peggio ancora utilizzata dai sindacati che, a proprio uso e consumo hanno suggerito agli ex dipendenti degli enti di sottoscrivere i licenziamenti. All’avvio dei lavori del tavolo tecnico - continua Figuccia - , abbiamo chiesto di verbalizzare ogni incontro perché si metta agli atti, contro ogni forma di dubbio, l'effettiva vigenza della legge che tutela questa platea. Abbiamo chiesto, altresì, ulteriori chiarimenti sul fatto che alla pubblicazione dell’albo ad esaurimento debbano essere correlate le date di assunzione, in modo di avere la certezza dei soggetti che effettivamente hanno diritto”.

Rispetto al tema complessivo della ricollocazione del personale, è stato chiesto all'assessore Scavone che la data del 2 marzo, giorno dell'incontro previsto dei due assessori regionali con il Ministero, non diventi un ulteriore viaggio della speranza. “Serve un cronoprogramma con date certe e step precisi, attraverso cui comprendere quali reali strategie si vogliono mettere in campo per garantire il reinserimento dei lavoratori, così come peraltro previsto dalla legge n.25 del 93 ad oggi vigente - incalza il deputato -  Serve rimpinguare il fondo di garanzia nella prossima finanziaria, utilizzare il personale nelle politiche attive del lavoro, guardando anche alla digitalizzazione e ai centri per l'impiego. L’insieme di queste proposte saranno oggetto di un documento che l'Assessore si è impegnato a varare entro 10 giorni”.

Per Figuccia è necessario tenere la guardia alta. Per questo “da domani, ogni giorno - promette - saremo in Assessorato per vigilare che il documento venga redatto è messo nero su bianco, in modo che la proposta possa arrivare al tavolo del Ministero già il 2 marzo e contemporaneamente in Commissione Lavoro per divenire oggetto di una proposta di legge per porre fine a questo calvario derivante dalla mancata applicazione della legge n.25 del 93”.

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