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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Gara per il trasporto nella laguna di Venezia, no a Caronte & Tourist: "Esamineremo i criteri di valutazione"

La compagnia accoglie la notizia sull'affidamento: “Prendiamo atto, ci pare tuttavia che non manchino i passaggi da chiarire e i punti da approfondire”

Si chiude con un nulla di fatto per Caronte & Tourist la gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di navigazione nella laguna di Venezia.

Una gara che ha visto la compagnia messinese tribolare negli anni con richieste di accesso agli atti e ricorso al Tar per alcuni passaggi tecnici sull’affidamento.

Oggi la notizia non è stata accolta positivamente dalla società che ritiene di avere tutte le carte in regola le carte per entrare anche nel business del trasporto lagunare. C&T, che negli ultimi anni ha avviato una politica di espansione e diversificazione, era infatti già scesa in campo - col conforto di un ponderoso dossier – sui criteri di affidamento.

“Prendiamo atto – si legge in una nota di Caronte&Tourist - Ci pare tuttavia che non manchino i passaggi da chiarire e i punti da approfondire. Attendiamo per questo di esaminare, con tutta la scrupolosa attenzione del caso, i documenti e i verbali relativi alla gara e in particolare ai criteri di valutazione tramite punteggi applicati”.

C&T ha dunque partecipato alla gara per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico di navigazione nell'area urbana di Venezia e verso l’aeroporto di Tessera presentando contestualmente all’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico settentrionale istanza per ottenere la concessione dei ricoveri coperti per imbarcazioni tipici della laguna di Venezia e dei fiumi navigabili dell'entroterra, le cosiddette “cavane”.

L’iter di questa gara (riguardante l’affidamento per nove anni del 10% dei servizi di trasporto pubblico marittimo locale non gestito dalla Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano) è stato fin troppo lungo e tormentato.

Negli anni Caronte & Tourist aveva proposto ricorso al Tar Veneto lamentando il fatto che la stazione appaltante avrebbe dovuto, previo accordo con l’AdSP, prevedere la disponibilità delle cavane in favore del soggetto aggiudicatario e inoltrato alla AdSP una richiesta di accesso agli atti a proposito della concessione ad altro soggetto di diverse aree tra pontili e ormeggi, ignorando analoga richiesta da essa presentata a dicembre 2019, "senza ricevere alcun riscontro”.

Adesso la notizia dell’affidamento dei servizi al soggetto che da anni già gestiva per affidamento diretto, dopo un esito di gara che C&T - che aveva annunciato di voler scendere in campo “per concorrere ad armi pari con tutti gli altri” - lascia intendere sarà oggetto di “serena ma attentissima valutazione”.

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