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Economia Milazzo

Quindici percettori del Reddito di cittadinanza a lavoro per il Comune, si occuperanno delle strutture culturali

A Milazzo la scelta dell'amministrazione comunale, assegnate quattro unità tra Castello e Palazzo D’Amico e sei al Trifiletti

Utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza sino a fine anno per migliorare i servizi delle strutture culturali cittadine e in particolare del “Trifiletti” e di palazzo D’Amico. Il Comune di Milazzo ha deciso di avviare questo percorso, che coinvolgerà circa quindici persone per far sì che le attività svolte all’interno dei propri edifici possano avere il giusto supporto. Nella sede dell’assessorato ai Beni culturali si è svolta la riunione programmatica dall’assessore Lucia Scolaro con i beneficiari del RdC che saranno impiegati in progetti utili alla collettività in linea con le disposizioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Alla presenza del dirigente del settore, Domenico Lombardo e delle referenti di area, Giuseppina Lo Presti, Melania Merrina Maria Ri-ta Tricamo e Cristina Porretti, si è concordato di assegnare quattro unità tra Castello e Palazzo D’Amico e ben sei unità al Trifiletti.

"La scelta di potenziare il “Trifiletti” – ha spiegato Scolaro – è legata al fatto che la struttura nel periodo invernale rappresenta quello che per Milazzo in estate è il Castello per quel che concerne la programmazione degli spettacoli. In linea con la nuova organizzazione del teatro, che a partire dai prossimi giorni sarà aperto tanto in orario antimeridiano che pomeridiano, oltre che nelle ore serali per i vari eventi organizzati o in via di organizzazione, abbiamo voluto assicurare un adeguato servizio di front office". 

Il primo settembre scorso hanno debuttato le nuove misure governative: il "supporto per la formazione e il lavoro" (Sfl) e il "sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa" (Siisl), la piattaforma per l'incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro. Vediamo di cosa si tratta, come iscriversi alla piattaforma e come fare la domanda per l'assegno, nel dettaglio. Sono state pubblicate le indicazioni su come chiedere il "supporto per la formazione e il lavoro", l'indennità di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi (non più rinnovabili) che partirà dal primo settembre 2023 per chi non ha più titolo ad avere il reddito di cittadinanza e intende attivarsi per partecipare alle cosiddette politiche attive del lavoro.

Il sostegno è destinato a chi ha un reddito Isee inferiore a seimila euro, un'età compresa tra i 18 e i 59 anni, e a chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni. A chi, in sintesi, viene considerato "occupabile". In questo caso, infatti, le persone coinvolte dovranno partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta quindi di una sorta di rimborso spese e non di un sussidio vero e proprio come il reddi

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