Reddito di cittadinanza, a Messina stop per 3.937 famiglie: cosa succede ora
Per i percettori del sussidio entrano nel vivo le modifiche introdotte dal governo Meloni. Una circolare Inps ricorda che l'assegno di aiuto pubblico cambierà per i nuclei "occupabili" composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità
In strada già da oggi si temono proteste, mentre le opposizioni attaccano il governo. Gli sms arrivati a 169mila famiglie italiane (3937 a Messina), informandole che dal mese di agosto non riceveranno più il reddito di cittadinanza (perché nel loro nucleo non sono presenti minori, disabili o over 65), continuano a far discutere. Sta di fatto che l'accredito del mese di luglio del reddito di cittadinanza, così come era stato ideato quattro anni fa, è l'ultimo per alcune categorie di beneficiari del sussidio. Da settembre 2023 si cambia, perché diventa operativo l'assegno di supporto per la formazione e il lavoro. Per i percettori del sostegno economico, infatti, entrano nel vivo le modifiche introdotte dal governo Meloni.
Questo mese la ricarica del reddito di cittadinanza è cominciata il 15 luglio per i neo percettori, mentre quella di giovedì 27 luglio spetta ai beneficiari a cui il sussidio è stato erogato almeno una volta o hanno presentato una richiesta di rinnovo dopo le prime 18 mensilità. L'importo base ha un tetto di 780 euro mensili, calcolati in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito. Vediamo cosa cambia in concreto e quali categorie si apprestano a dire addio alla misura economica di sostegno.
Una circolare Inps ricorda che l'assegno di aiuto pubblico cambierà per i nuclei "occupabili" composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità. A partire da settembre, le famiglie che quest'anno hanno già beneficiato delle sette mensilità di reddito per il 2023, riceveranno l'assegno di supporto per la formazione e il lavoro da 350 euro mensili. La scadenza di luglio non vale invece per chi non ha usufruito delle sette mensilità di reddito previste per il 2023, e per i percettori che entro il 31 luglio hanno ottenuto la proroga dopo i primi 18 mesi. Per loro sarà possibile ripresentare la richiesta dopo un mese di pausa dell'erogazione, rimanendo sempre sotto la soglia delle sette mensilità disponibili.
Il reddito di cittadinanza non sparirà del tutto nel mese di luglio, ma continuerà ad essere erogato fino al 31 dicembre di quest'anno per le famiglie "non occupabili" che hanno tra i componenti minori, anziani e persone con disabilità. Dal 1° gennaio 2024, le famiglie "non occupabili" riceveranno il nuovo assegno di inclusione, con importi non inferiori a 480 euro mensili, sempre erogati dall'Inps. Come controllare e verificare se il saldo di luglio della carta Rdc fornita da Poste italiane è avvenuto? Il percettore può accedere tramite Spid all'area riservata del sito ufficiale del reddito di cittadinanza. In alternativa può inserire la carta in un Atm Postamat e digitare il pin, oppure chiamare il numero verde 800 666 888 o contattare Poste italiane o l'Inps.
Le proteste per lo stop al reddito di cittadinanza
A Napoli, dove i potenziali orfani del sostegno sono 21.500, e in tutta la Campania, dove il numero totale sale a circa 37mila, ci si prepara a giorni di fuoco. I centri Inps della regione oggi saranno monitorati dalle forze dell'ordine, nel tentativo di bloccare sul nascere le possibili proteste e di tutelare gli operatori che temono di diventare la valvola di sfogo dei cittadini. Così, il comune del capoluogo campano ha predisposto un piano di intensificazione dei controlli all'esterno delle 22 sedi degli uffici dei servizi sociali, dove si pensa si riverserà in massa la popolazione. E non sembrano aver calmato le rassicurazioni del direttore dell'ufficio Inps di Napoli, per utenza il secondo d'Italia, Roberto Bafundi. "Nessuno sarà lasciato solo", ha detto indicando il percorso da seguire a chi non riceverà più il redito: far riferimento ai servizi sociali in caso di disagio (ad esempio tossicodipendenza, emergenza abitativa) o rivolgersi ai centri per l'impiego in caso di abilità al lavoro, per essere avviati a un corso di formazione.

Intanto, Palazzo Chigi cerca di spegnere il dibattito. Le polemiche dell'opposizione - è la linea del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari - sono pretestuose: era noto da tempo che il reddito fosse un sussidio a termine. Anzi, ha aggiunto Fazzolari, "le persone che perderanno ora il reddito di cittadinanza lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini". Salvini invece ha detto: "Chi non può lavorare continuerà ad essere aiutato, ma chi può lavorare e non vuole andare a lavorare è giusto che non sia più mantenuto".
Guardando alla Campania, come ha evidenziato la presidente degli assistenti sociali della regione Gilda Panico, il problema è che "non sono state individuate delle adeguate linee guida" per comunicare ai cittadini cosa fare dopo lo stop al reddito. La posizione è la stessa dei sindaci, a partire da quello di Napoli. "Ci vorrebbe una comunicazione più chiara e trasparente. Se noi amministratori non abbiamo capito come gestire l'uscita dal reddito di cittadinanza, figuriamoci i cittadini. Dentro questa grande confusione si potrebbero inserire disordini sociali", ha detto Gaetano Manfredi.
Il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, definisce "assolutamente inutile dire agli utenti che occorre rivolgersi ai servizi sociali dei comuni che non hanno né gli spazi finanziari, né le possibilità materiali per far fronte a difficoltà sociali di questo tipo". Anche perché, ha aggiunto, così si va a "esporre gli uffici comunali al rischio di essere assaliti inutilmente, visto che non c'è possibilità, su questo versante, di far nulla".
Le critiche delle opposizioni e la risposta del governo
Dalla Cgil continuano intanto critiche all'esecutivo. "Il governo - ha detto il segretario Maurizio Landini - taglia il reddito a 169mila famiglie e contemporaneamente continua a fare sanatorie fiscali. Non sta né in cielo né in terra in un Paese in cui si è poveri lavorando e in cui metà Paese fa fatica ad arrivare alla fine del mese". Si tratta anche di un problema di tempistiche, secondo Daniela Barbaresi, responsabile delle politiche sociali Cgil, perché ad agosto sarà difficile che chi si ritroverà senza reddito riesca a iscriversi alla prevista piattaforma per trovare lavoro. E anche chi avrà ancora diritto al sostegno, continua Barbaresi, potrebbe non riuscire a presentare la documentazione necessaria agli assistenti sociali. Anche se, da ambienti di governo, si rassicura spiegando che in ogni caso appena possibile, se non già ad agosto, saranno erogati anche eventuali arretrati.
Anche le opposizioni attaccano il governo. Dal Pd, il deputato Marco Furfaro accusa l'esecutivo di governare "con l'algoritmo della cattiveria", mentre la capogruppo dei dem alla Camera Chiara Braga punta il dito contro Chigi per aver "scelto la strada più facile e più ingiusta", cioè di cancellare il reddito "con l'arroganza di un sms". Difende l'operato della maggioranza Licia Ronzulli di Forza Italia: "La sinistra è ipocrita, si sapeva da otto mesi che ci sarebbe stato uno stop alla misura".
La commissione d'inchiesta sul reddito di cittadinanza
Come se non bastasse, ad avvelenare il clima tra maggioranza e opposizione resta anche la questione delle commissioni d'inchiesta, in particolare quella proposta da Fratelli d'Italia sull'operato dell'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico e i presunti mancati controlli. E proprio Tridico, intervistato a In Onda su La7, sul tema ha detto: "Sul reddito di cittadinanza abbiamo fermato 3 milioni di domande che non sono state pagate per circa 11 miliardi di euro, grazie a controlli preventivi e successivi con la guardia di finanza e i carabinieri". E ha definito "sconvolgente" il "bullismo" contro di lui, pur dicendosi "molto tranquillo. Durante la mia gestione ho istituito per la prima volta una direzione anti-frode che ha fatto in modo che le frodi fossero scoperte e fermate".
Fonte: Today.it