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Cassa integrazione per cento lavoratori del settore scuola? Amara riposta dell'Inps: “Non gli spetta nulla”

La Fiadel ha chiesto chiarimenti sul futuro del personale delle cooperative Euroservice e Genesi impegnati nel servizio di trasporto e di assistenza agli studenti disabili

Per la situazione contrattuale che hanno, non gli spetta neanche un giorno di cassa integrazione.  E' amara la risposta che arriva dall'Inps all'appello lanciato dal sindacato autonomo Fiadel Clara Crocè e Gianluca Gangemi sul futuro di cento lavoratori impegnati nel servizio di trasporto e di assistenza igienico-personale agli studenti disabili delle scuole medie superiori dell'intera provincia.

Il sindacato ha chiesto ai vertici dell'Inps un chiarimento in merito alla possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria. La risposta del direttore dell'Inps, Marcello Mastrojeni, già comunicata telefonicamente a qualche rappresentante sindacale e che sarà presto formalizzata, non lascia però speranze sulla possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.

La vicenda riguarda le cooperative che hanno vinto l’appalto che sarebbe dovuto partire il 5 marzo, Euroservice di Maniace e Genesi. Entrambe non sono legittimate all’attivazione delle procedure della Cassa Integrazione in deroga. “Una situazione paradossale - secondo il sindacato -  alla luce della grave crisi economica che sta devastando il Paese a causa della pandemia. La Fiadel ha diffidato le cooperative uscenti Ati Luoghi Comuni e l’associazione San Filippo e le due subentranti, chiedendo di concludere immediatamente i passaggi dei lavoratori per consentire l’accesso degli operatori alla cassa integrazione”.

“Tra pochi giorni questi lavoratori saranno privi di qualsiasi sostegno economico - scrivono Crocè e Gangemi nella lettera inviata al direttore dell'Inps, ai vertici della Città Metropolitana di Messina Cateno De Luca e alle coop. È una situazione inaccettabile. A Euroservice e Genesi abbiamo chiesto che una volta acquisiti gli elenchi procedano all’immediata assunzione degli operatori, con la contestuale attivazione della Cassa integrazione salariale ordinaria e l' assegno ordinario. Del resto, la circolare Inps n° 47 del 28 marzo scorso prevede “per i datori di lavoro operanti su tutto il territorio nazionale che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attività produttiva per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 la possibulità richiedere la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o l’accesso all’assegno ordinario”.  Norma, ricorda la Fiadel, che si applica esclusivamente ai lavoratori che il 23 febbraio 2020 risultavano alle dipendenze dei datori di lavoro”.

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