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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Vertenza Coop, c’è l’accordo con Radenza: nuovi punti vendita anche a Messina, salvi i lavoratori

Il passaggio interessa 834 addetti in tutta l'Isola. I sindacati: "Gli impiegati tirano un sospiro di sollievo, dall’altro lato lascia l’amaro in bocca l’idea che un altro colosso della distribuzione organizzata abbandoni" il territorio

Siglato nella notte l'accordo tra sindacati e Gruppo Radenza per l'acquisizione di 12 punti vendita di Coop in Sicilia con i suoi 834 addetti. Paolo Andreani, segretario nazionale della Ultiucs, e Marianna Flauto, segretario Uiltucs Sicilia, spiegano che "dopo una lunga trattativa si è giunti finalmente a un accordo che garantisce tutti i lavoratori e offre prospettive solide alla rete di vendita. Sono state trovate le condizioni per sottoscrivere l'accordo quadro.

L'intesa prevede l'impegno di Radenza a garantire i livelli occupazionali e salariali anche attraverso un adeguato piano di sviluppo con l'apertura di otto nuovi punti vendita, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e un adeguato piano d'incentivazione all'esodo". Sono 12 in tutto i punti vendita interessati: quello a parco Corolla a Milazzo, poi nel Catanese i punti vendita presso Le Ginestre a Tremestieri, Katanè a Gravina di Catania, Le Zagare a San Giovanni La Punta e il supermercato a Bronte. Quindi a Palermo i due punti vendita nei centri commerciali Forum e La Torre a Palermo, assieme ai supermercati Sperlinga, viale Del Fante e via Di Marzo. In tutto sono 843 i lavoratori coinvolti comprese 10 unità del personale di sede.

Nonostante la riduzione delle superfici di vendita nei punti più grossi come Forum e La Torre a Palermo, le Zagare nel Catanese, o a Milazzo e Ragusa, con una riduzione complessiva che passerà da 43.156 metri quadrati a 28mila, saranno garantiti i livelli occupazionali attraverso varie leve.  "Sono stati ipotizzati infatti circa 194 esuberi - spiega la Uiltucs - ma l'azienda ha preso l'impegno a ricollocare i dipendenti nella propria rete di vendita ma non oltre i 30 km dalla residenza dei lavoratori. Previsto un piano di investimenti strutturali da circa 25 milioni nel 2022. In particolare i nuovi punti vendita nel canale food e drug saranno otto e dislocati tra Catania, Palermo e Messina. L'accordo prevede un piano di incentivazione all'esodo volontario aperto a un massimo di 100 dipendenti full time e la cassa integrazione con l'impegno dell'azienda a integrare la riduzione del reddito". Avendo stabilito con l'accordo quadro le garanzie complessive, adesso si aspettano le procedure di cessione del ramo d'azienda.

Soddisfatto anche il sindacato Fisascat. "La definizione della trattativa - spiega il segretario Mimma Calabrò - da un lato fa tirare un sospiro di sollievo alle lavoratrici e lavoratori che temevano per la loro tenuta occupazionale, dall’altro lascia di certo l’amaro in bocca l’idea che un altro colosso della distribuzione organizzata abbandoni la Sicilia".

Per la Calabrò, il piano industriale del gruppo Radenza fa comunque guardare fiduciosi al futuro: "Non solo progettualità di tipo protettivo ma che punta anche allo sviluppo e all’ampliamento della rete. Parte qualificante dell’ipotesi di accordo, per il quale esprimiamo massima soddisfazione, è legata alla garanzia occupazionale e reddituale per tutte le lavoratrici e lavoratori interessati al trasferimento di ramo d’azienda. La chiave di volta che ha tracciato la strada per la positiva svolta della trattativa – sottolinea la sindacalista – è stato sicuramente l’accordo quadro siglato dalle Segreterie Nazionali nel luglio 2020 grazie al quale, nel garantire il perimetro commerciale e occupazionale, si è scongiurato il paventato effetto 'spezzatino' e che ha permesso di entrare nel merito dei piani industriali dei soggetti che si sono proposti”.

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