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Acqualadroni, 14 targhe toponomastiche donate dal Rotary Club

Dopo l'iniziativa a Camaro, continua l'impegno per ridare identità alle strade cittadine. La cerimonia con la scopertura della targa di via del Corsaro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

Il Rotary Club Stretto di Messina continua la propria opera al servizio della città e, come da tradizione consolidata in oltre 15 anni di attività, ha riproposto un progetto che ha riscontrato sempre grandi consensi. Il club-service del presidente Thanos Liossis ha portato a termine un’iniziativa che, avviata e seguita dai past president Giuseppe Prinzi e Giuseppe Termini, ha permesso di installare quattordici targhe toponomastiche in marmo nel villaggio di Acqualadrone. Per la terza volta il Rotary Club Stretto di Messina si è impegnato per dare un’identità alle strade cittadine: già nel 2002 il sodalizio collocò alcune targhe nelle vie del centro storico e, successivamente, nelle vie di Camaro superiore.

Con una breve ma significativa cerimonia è stata scoperta la targa di via del Corsaro, strada principale del villaggio della zona nord, alla presenza dei soci Rita De Pasquale, Giovanni Mollica e Nino Quartarone, dell’assessore comunale alla Toponomastica, Vincenzo Trimarchi, e della responsabile del dipartimento, Rita Melita, riuscendo così a dare finalmente seguito a una delibera datata 1961.

«Grazie alla generosità del Rotary Club Stretto di Messina, un angolo della nostra città ora ha tutte le vie intitolate dopo quasi sessant’anni. Un sentito ringraziamento per questo gesto - ha dichiarato l’assessore Trimarchi - che non è stato il primo».

Via del Corsaro (tre targhe), via della Caravella, piazza della Trireme, Largo del Galeone, via del Brigantino, via della Fusta, vico della Maona, via della Fregata (due targhe), vico del Dromone, vico della Saettia e vico della Goletta sono le denominazioni indicate nelle targhe, con logo e nome del club, e scelte per poter riconoscere le undici vie del villaggio di Acqualadrone: un antico e storico borgo di pescatori dove, tra il XVI e il XVII secolo, sbarcavano i corsari barbareschi e gli ottomani che risalivano per saccheggiare i villaggi vicini o la città.

Una tradizione che si rinnova con estrema soddisfazione da parte dei soci del club: «Come Rotary Stretto di Messina vogliamo portare avanti questo nostro progetto, rivolgendo la nostra attenzione non solo alla città ma anche alla periferia - ha affermato il presidente Thanos Liossis -. Continueremo quella che, ormai, noi riteniamo una missione, cioè indicare la corretta via».

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