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Il fascino dell’arte, cinque mostre gratuite da non perdere in città e provincia

Da Contagio di Alex Caminiti a Lei di Mauro Drudi passando attraverso le mostre dedicate alla storia di bus e tram. A Capo Peloro si può ancora visitare Haratin mentre a Brolo è allestita una mostra sui migranti

L’arte ha la capacità di coniugare il fascino della scoperta  alla curiosità della conoscenza. Può essere anche un viaggio teso a riscoprire un passato lontano, che aiuti a guardare con occhi più attenti al presente o semplicemente può diventare testimonianza della realtà nelle sue diverse sfaccettature. Attraverso le sue creature l’artista esprime l’essenza della sua anima . Visitare una mostra d’arte può suscitare nel visitatore una moltitudine di  emozioni, è tutta una questione di sensibilità. Noi vi suggeriamo 5 mostre d’arte da non perdere in città e provincia ad ingresso gratuito.

1. “Contagio” di Alex Caminiti. Una mostra d’arte contemporanea dell’artista messinese che  sta conquistando il mondo, in esposizione al Museo Archeologico Santi Furnari di Tripi. Nella sua arte a dominare street art e sensibilità neo-pop. Si potrà visitare fino al 2 ottobre .

2. “Lei” di Mauro Drudi. “Lei, una riflessione pittorica sulla donna”questo il titolo della mostra dell’artista romagnolo aperta al pubblico  fino al prossimo 29 settembre nella chiesa di Santa Maria Alemanna, in cui si potranno ammirare 400 ritratti in versione pop dell’Annunziata di Antonello da Messina.

3. “Mediterraneo… la libertà, la speranza”. Un tema oggi più che mai attuale quello oggetto dell’esposizione ospitata dal Museo degli Angeli di Brolo fino a tutto il mese di settembre. Protagonisti delle opere i migranti con le loro storie intrise di speranza e dolore.

4."Haratin. Padroni e Schiavi nell’Africa sub sahariana". Il reportage fotografico di Alessandro Mancuso che immerge lo spettatore tra i paesaggi del deserto del Sahara nel villaggio di Nimjatsarà sarà ancora visitabile fino al 15 settembre a Casa Peloro.

5. Mostre Atm. Si potrà fare un viaggio nella storia dei tram e bus attraverso modellini, foto e non mancheranno veri autobus d’epoca nelle due esposizioni "Un tram chiamato desiderio” curata da Adriano Riatti e “Il trasporto pubblico a Messina dalle origini ai giorni nostri” a cura di Francesco Fiumanò. Fruibili al pubblico fino al 14 ottobre.

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