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Nasce il collettivo d'arte Gas, dall'8 marzo contro ogni barriera

Gimaka dal Senegal, Alex Caminiti dall’Italia, Sadif dall’Egitto debuttano insieme per la Biennale del Tirreno. Mondi e tecniche diverse con un messaggio “manifesto” del libero pensiero

La battuta è facile: andranno di sicuro a tutto Gas. Non potevano scegliere un altro acronimo i tre artisti di fama internazionale Gimaka, Alex e Sadif. Tre artisti che l’establishment vorrebbe divisi, irreparabilmente, irrevocabilmente. Che qualcuno ha deciso far appartenere a mondi diversi, per cultura, nazionalità, linguaggio, scuole e tecniche artistiche e che l’arte invece unisce.

Ma unisce ancora di più la loro volontà di artisti Gimaka dal Senegal, Alex Caminiti dall’Italia, Sadif dall’Egitto che hanno deciso di gridare più forte e che  l’8 marzo debutteranno insieme per la biennale del Tirreno con un messaggio che è diventato manifesto: “G.A.S. vuole abbattere con le sue opere le barriere che impediscono il libero pensiero, vuole distruggere per ricostruire. Sganciandosi dai legami immanenti in cui la maggioranza vede vincoli e limiti, si eleva a nuovi orizzonti. Il collettivo  G.A.S. irrompe, si impone, contrasta, denuncia. Le opere  G.A.S. non si esauriscono nella loro mera realizzazione, ma mirano a penetrare e confondersi con il nostro quotidiano, contagiarne prassi e routine, “vivere con” noi. Tendendo la mano verso l'uomo, verso i suoi dubbi, confortando le sue certezze, ma continuando in eterno a provocare la sua mente, spogliandola delle sue sovrastrutture, perché mai si posi inconsistente sul comodo giaciglio del putrido preconcetto. Perché mai dimentichi che la sua pura natura viaggia nuda in divine altitudini di umanità”.

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