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Masini e Panariello duellano a suon di musica e gag, Messina si diverte

Canzoni, risate ma anche momenti di riflessione nello "strano incontro" tra i due artisti andato in scena ieri sera a Capo Peloro. Uno "scontro" a suon di gag e aneddoti che ha divertito il pubblico e scacciato via la pioggia

Tra i due litiganti il pubblico gode. Perché quella tra Marco Masini e Giorgio Panariello è stato un vero e proprio duello, con tanto di costumi da lottatore, fatto di gag e punzecchiature che solo due amici possono regalare. Lo "strano incontro" tra i due è andato in scena ieri sera all'Arena di Capo Peloro. Oltre due ore di spettacolo, tra buona musica e tante risate. Un costante botta e risposta tra i due artisti fiorentini, in piena sintonia nonostante la prima esperienza insieme dal vivo. Le nubi nere minacciose incombevano sopra il palco, ma a Giorgio Panariello e Marco Masini è bastato davvero poco per scaldare il pubblico messinese. Un clima autunnale che di certo i due artisti toscani non si aspettavano all'ombra del Pilone, ma tutto alla fine è filato liscio. Da un lato la voce calda e graffiante di Masini, dall'altro la battuta pronta di Panariello. Un mix inaspettato che però ha funzionato alla perfezione. Del resto, i due appartengono a quella "scuderia" fiorentina che ha reso noti anche personaggi come Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti. 

I momenti salienti dello show

E lo spettacolo non poteva iniziare appunto con la sfida a suon di battute. "Masini devi essere triste  - ha detto Panariello -  io devo far ridere e tu piangere". Poi al pubblico: "Mentre lui canta noi facciamo qualcosa per distrarci, tipo la tombola". E il cantautore fiorentino replica nel modo che gli riesce meglio e intona al pianoforte "Ti innamorerai". Panariello si riallaccia proprio alla celebre canzone per riflettere sui sentimenti e sui modi per conquistare le donne. Poi è inevitabile chiedere direttamente al pubblico femminile: "Voi cosa guardate in un uomo?". Ma una relazione non sempre funziona. Ed è Masini a ricordarcelo con un altro cavallo di battaglia: "Bella stronza". L'alternanza con il comico toscano funziona, Panariello prende spunto dalle canzoni per far ridere e riflettere e così passa in rassegna i ricchi milionari, i tradimenti tra marito e moglie e perfino il Pnrr. 

Poi tocca alle tante maschere di Panariello. Il primo a salire sul palco è Mario, il bagnino di "Bagnomaria" che prende in giro i tormentoni estivi e i nomi d'arte dei cantanti della nuova generazione. "Masini devi scrivere una canzone estiva anche tu, ma alla fine dell'estate". E allora Masini trova subito la giusta colonna sonora con "Ci vorrebbe il mare", tra le canzoni più apprezzate del suo repertorio. Una vena malinconica spazzata subito via a ritmo di dance. Tra le luci stroboscopiche si balla: Masini intona "Le ragazze serie", Panariello, in una luccicante tuta verde, risponde con il suo celebre: "Si vede il marsupio?".

Lo spettacolo regala un'alternanza di emozioni. Ed ecco che l'atmosfera si fa più intima quando Masini ricorda i tre Giancarlo a lui più cari. Il calciatore Antognoni, il produttore Bigazzi e infine suo padre a cui ha dedicato "Caro babbo". Sulla coda del brano, eseguito rigorosamente al pianoforte, tocca anche a Panariello ricordare il padre che però non ha mai conosciuto. "Ti ho immaginato in tanti modi ma adesso non so neanche se ancora ci sei e se la mia faccia ti somiglia".

Le risate riprendono il sopravvento quando i due artisti rievocano i rispettivi inizi nel mondo dello spettacolo. E a proposito di esordi, Masini ricorda il suo nel 1987 come voce guida nel famoso brano "Si può dare di più". Inevitabile accennarla al piano e omaggiare Morandi, Tozzi e Ruggeri con un Masini anche in versione imitatore. Toccante è invece il pensiero a Francesco Nuti con la canzone "Sarà per te" scritta proprio dall'attore recentemente scomparso. 

Il gran finale non può che regalare la migliore performance di Panariello nel suo personaggio più riuscito: Renato Zero. "Credevo di dover cantare con Mengoni, sono arrivato fin qui sotto la Torre Eiffel". Poi il duetto tra Masini e il finto Zero in un improbabile medley. I due protagonisti lasciano il palco, ma è inevitabile il bis richiesto dal pubblico. Eccoli ritornare raccontando alcuni aneddoti divertenti per poi chiudere sulle note di "Marco come me", cantata eccezionalmente anche da Panariello. Messina applaude, i due artisti salutano e vanno via davvero, mentre si riaccendono le luci e inizia a piovere.

La tappa messinese dello show è stata organizzata da Puntoecapo concerti, Il botteghino e GG Entertainment. 

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