“Così parlò Bellavista”, cresce l'attesa per Geppy Gleijeses e Marisa Laurito al Vittorio Emanuele
Al teatro Vittorio Emanuele di Messina approda l’adattamento del film/romanzo saggio “Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo, un progetto di Alessandro Siani stimolato da Benedetto Casillo. Lo spettacolo teatrale, diretto e adattato da Geppy Gleijeses, prodotto da Alessandro Siani e Sonia Mormone (Best Live) e Geppy Gleijeses (Gitiesse Artisti Riuniti ) si terrà venerdì 10 gennaio, ore 21 (turno A), sabato 11 gennaio, ore 21 (turno B) e domenica 12 gennaio, ore 17,30 (turno C).
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Protagonisti Geppy , che nel film interpretava il ruolo di Giorgio, nel ruolo di Bellavista e un gruppo straordinario di attori napoletani: Marisa Laurito, la migliore amica di Luciano ed eterna Miss Simpatia, sarà la moglie di Bellavista, Benedetto Casillo, l’unico nel ruolo che interpretò nel film, Nunzia Schiano, grande caratterista napoletana, e ancora Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo e tanti altri, con la partecipazione di Gianluca Ferrato nel Ruolo di Cazzaniga, il direttore dell’Alfasud. La scenografia di Roberto Crea riprodurrà la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film.
Le musiche saranno quelle originali di Claudio Mattone e verrà dato grande rilievo allo storico coautore di quel film: Riccardo Pazzaglia. Per festeggiare i 90 anni di Luciano De Crescenzo i promotori hanno pensato a un debutto nel più bel teatro del mondo, il teatro della sua città, il San Carlo di Napoli. La Sovrintendente Rosanna Purchia ha sposato con entusiasmo l’idea, il Comune di Napoli ha concesso il suo patrocinio Comune di Napoli e la Regione Campania ha fortemente voluto sostenere l’iniziativa che celebra un film di culto (il coautore è l’indimenticabile Riccardo Pazzaglia), un romanzo venduto in tutto il mondo e il suo autore, il cui genio non sempre è stato riconosciuto nella misura che meritava. Ma, come dice Bellavista: "Si è sempre meridionali di qualcuno!"
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La commedia offre piccoli affreschi di una bellissima Napoli degli anni 80. Il professor Bellavista, affiancato dalla goliardica moglie, trascorre serenamente la sua vita da pensionato intrattenendo i condomini con lezioni sugli antichi filosofi. Ma l’idillio verrà presto guastato dall’arrivo del signor Cazzaniga che, milanese direttore d’azienda, irrompe con le sue regole in contrasto con le abitudini del professore. Ad aggravare la situazione, giunge la notizia che la giovane figlia di Bellavista è in dolce attesa ma, senza un’adeguata sistemazione lavorativa e il pizzo a stroncare ogni piccolo slancio imprenditoriale, la vita del nostro protagonista sembra essersi trasformata in un vero incubo. Sarà infine un fortuito incidente in ascensore a risolvere le sorti della famiglia Bellavista, regalando agli spettatori un lieto fine ricco di umanità che trova, proprio nelle persone verso cui siamo più diffidenti, i veri amici.