“Eroe del nostro tempo", mostra dedicata al generale dalla Chiesa
Un viaggio per immagini che ripercorre i momenti più importanti della sua vita professionale e, al tempo stesso, tratteggia la sua figura umana. Si intitola “Eroe del nostro tempo”, la mostra dedicata al generale Carlo Alberto dalla Chiesa, il prefetto che operò per appena 100 giorni a Palermo, prima di essere barbaramente trucidato a colpi di kalashnikov da un commando mafioso, la sera del 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente Domenico Russo.
L'esposizione sarà inaugurata oggi 4 novembre, in occasione della Giornata dell'unità nazionale e delle Forze armate, alle ore 12 nei saloni di rappresentanza della caserma A. Bonsignore a Messina dopo la consueta deposizione, alle 10 in piazza Unione europea, di una corona di alloro. A partecipare all’evento il generale di Corpo d'armata Luigi Robusto, comandante interregionale carabinieri Culqualber le massime autorità civili, militari e religiose della provincia. Madrina dell'evento sarà il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi. Attraverso un percorso espositivo con pannelli illustrativi ricchi di fotografie e immagini dell'epoca, saranno ripercorsi i momenti salienti della sua vita professionale vissuti durante la lunga milizia nell'Arma dei carabinieri ma anche nel breve periodo in cui è stato prefetto di Palermo.
Saranno illustrati anche momenti di vita privata e, in particolare, di vita familiare. Emblematica è l'immagine che raffigura il generale Dalla Chiesa in alta uniforme da ufficiale dei carabinieri con in braccio sua nipotina Giulia. La mostra, inoltre, sarà arricchita anche da una suggestiva esposizione di uniformi, cimeli e documenti dell'epoca. Verrà esposta una riproduzione dell'uniforme indossata dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, durante il periodo in cui ha ricoperto l'incarico di vice comandante generale dell'Arma dei carabinieri (10 dicembre 1981 - 5 maggio 1982), ma anche documenti originali a sua firma che richiamano gli interventi di etica morale e professionale durante i periodi di comando nell'Arma dei carabinieri, nonché atti di polizia giudiziaria relativi alle indagini sull'agguato che portò al suo assassinio e a quello della propria consorte il 3 settembre 1982 in via Isidoro Carini a Palermo. Esposto anche un rapporto giudiziario relativo alle indagini che furono effettuate successivamente al suo assassinio e il conseguente mandato di cattura dei responsabili dell'agguato firmato dal giudice Giovanni Falcone.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 4 al 22 novembre presso i saloni di rappresentanza del Comando interregionale carabinieri Culqualber, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17,30, e il sabato dalle 9 alle 12.