Giovanna d’Arco Discors Synphonia, concerto-spettacolo di musica antica al Duomo
Si preannuncia un concerto spettacolare nel solco dei misteri medievali e della fusione di strumenti, azioni e musiche antiche, in programma domenica 1 settembre alle ore 21 nella Basilica Cattedrale La voce narrante di un soprano di fama internazionale, l'organo più grande d'Europa e la fisarmonica illuminati da grandi maestri, una regia drammaturgica d'autore, per animare magicamente sulla scena il processo alla Santa francese.
Si tratta di una sperimentazione drammaturgica e musicale, creata dall'attore e regista Francesco Bonomo (nella foto) insieme con il soprano Marie-Pierre Roy, che inserisce la rappresentazione scenica proprio dentro la chiesa ma senza affrontare temi biblici, incentrando tutto su un solo personaggio: Giovanna d’Arco, attraverso le testimonianze raccolte con cura e senso artistico da fonti diverse.
Giovanna d’Arco Discors Synphonia intende dar voce e concretezza scenica a una figure chiave della cultura religiosa occidentale, nel luogo che per secoli ne è stata la culla e il sottotitolo Discors Synphonia imita proprio la locuzione latina di Orazio “concordia discors” che, in maniera quasi proverbiale, descrive un’armonia voluta, ricercata, ma che deriva da pareri discordanti, da una contrapposizione di idee e sentimenti. La scelta di questo sottotitolo porta con sé le intenzioni del lavoro, che riduce a unità e armonia l’eterogeneo e vasto materiale letterario e musicale da cui ha preso forma lo spettacolo/concerto che rappresenta in modo sperimentale Giovanna, muovendosi nell'armonia di suoni, azioni, voce e fusioni di strumenti magicamente in connubio: l'organo e la fisarmonica. La pluralità dei linguaggi fornisce appunto la possibilità di rappresentare la pluralità delle storie e delle interpretazioni di Giovanna, nel quadro di un personaggio unitario ma complesso e di forte identità, in questo tempo in cui la questione identitaria è trasversale a tutti i dibattiti, da quello religioso, a quello politico, sociale, intellettuale, intersecandosi con quello di genere, sicché vale la pena voltarsi indietro ancora una volta e osservare una delle donne del passato che ha rivendicato la propria identità contro la morale del suo tempo, fino a morirne. In perfetta coerenza con il percorso di ricerca condotto su Giovanna, la scena si aprirà appunto con le stesse domande che le furono poste al processo, non con il fine di giudicarla, bensì di conoscerla e lasciarsi stupire da come le sue affermazioni possano risuonare in noi oggi così attuali, in un costante richiamo tra antico e moderno, musica e azione, lirica e teatro, storia e sentimento che va in scena.
“L’eccezionalità di questo progetto artistico - spiega l'attore e regista Francesco Bonomo - risiede nella sua natura ibrida: c’è la narrazione che prende forma a partire dai testi di grandi drammaturghi e letterati, ma c’è anche il personaggio di Giovanna, incarnato nella voce solista dello spettacolo. Non pretendiamo di darne una nuova interpretazione - avverte Bonomo - la nostra ambizione è piuttosto quella di proporne una lettura verticale, a più livelli ed é emozionante per me tornare a Messina, dopo moti anni, per omaggiarla artisticamente, proponendo questo lavoro per la prima volta in Italia. Avevo recitato nel bellissimo teatro Vittorio Emanuele e visitato la cattedrale solo da turista. Sarà una grande emozione rappresentare questo concerto/spettacolo dopo averlo proposto con enorme successo a Digione. Da Messina, voleremo poi in Germania e ancora in Francia, dove è stato ulteriormente richiesto per il grande apprezzamento riscosso”.
Anche per la soprano Marie-Pierre Roy, il ritorno in Sicilia è entusiasmante, per dare vita a questo progetto artistico che prende forma dopo anni di sperimentazione: “La Sicilia mi accoglie sempre meravigliosamente. Dopo aver cantato al Massimo di Palermo, sono felice di poter portare a Messina questo progetto a cui sono particolarmente affezionata anche per le particolarità musicali che offre - afferma l'etoile della lirica - Ho sempre desiderato far suonare insieme l’organo e la fisarmonica per svelare il legame di parentela tra questi due strumenti: polifonici, a soffietto, lame e tastiera. Si armonizzano perfettamente e si contrappongono per repertorio. L’organo e la fisarmonica - svela il soprano - sono due strumenti orchestra che per me simboleggiano il sacro e il profano. Il primo destinato alla preghiera e il secondo ai balli e i canti popolari. La figura di questa santa guerriera è sembrata ideale per proporre il connubio dei due strumenti e studiare il repertorio legato a Giovanna d’Arco è stata una grande sorpresa. Non immaginavo di trovare una così vasta produzione in Francia, ma anche in Italia, Germania, Russia, Inghilterra… Il pubblico - conclude MariePierre Roy, dando appuntamento a domenica sera al Duomo - potrà ascoltare alcuni brani del repertorio musicale che non si suonano da più di un secolo”.
Questo il cast dello spettacolo con la regia e drammaturgia di Francesco Bonomo e direzione musicale del soprano Marie-Pierre Roy, organisti Alberto Orio e Alberto Brigandì; Giuseppe Gualtieri fisarmonica e Francesco Bonomo attore.