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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Buona festa dell'Immacolata, un culto che celebra l'unione tra l'umano e il divino

Origini, tradizioni e leggende sulla festa più importante del periodo liturgico dell’Avvento

Di culti per la Madonna è piena la liturgia cristiana. La devozione nei suoi confronti è antichissima e particolarmente sentita in Sicilia, come testimoniano, del resto, alcuni dipinti delle prime comunità cristiane ritrovati pure in diverse grotte.

Già intorno al VI secolo erano moltissimi nell’isola i luoghi di preghiera a lei dedicati; e poi, durante la dominazione normanna, il culto della Vergine si estese un po’ ovunque, grazie anche ai ritrovamenti, spesso leggendari, di statue ed immagini della Madonna nascoste durante l'invasione araba. Così, il rapporto che i siciliani hanno mantenuto con la figura della Madre di Dio, che rappresenta l'unione tra l'umano e il divino, è particolarmente intenso.

La più importante tra le tante celebrazioni della Madonna ricorrenti sul calendario è quella dell'Immacolata Concezione, che si celebra oggi, 8 dicembre ed è anche la festa più importante del periodo liturgico dell’Avvento (dal latino adventus=venuta), termine adottato dalla religione cristiana per indicare la venuta di Cristo.

Quella dell’Immacolata è una festa che ha origini antiche e, sia pure con altro nome e festeggiata il 9 dicembre, risale, in Oriente, al sec. VIII, quando, prendendo le mosse da un vangelo apocrifo, s’intitolava “Concezione di sant'Anna” (la madre della Madonna). In realtà, nei quattro Vangeli canonici non si trova traccia né dei genitori della Madonna né dei loro nomi, ma essi sono menzionati solo negli apocrifi, le cui notizie leggendarie, in molti casi, la Chiesa ha tacitamente e intelligentemente accettato perché fortemente radicate nelle credenze popolari. La festa si estese sempre più in Europa e già nel secolo XV fu inserita da Sisto IV nel calendario liturgico di Roma. Nel 1556 toccò al Concilio di Trento stabilire che Maria era nata senza peccato originale, senza però ancora definire questo un dogma.

Nel tempo, andò, comunque, sempre più circolando l’idea di rendere la concezione immacolata di Maria verità di fede, finché il dogma fu sancito da Pio IX l'8 dicembre del 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”. Il motivo per cui tale festa è considerata la più importante tra tutte quelle dedicate alla Madonna è del tutto evidente: secondo la definizione di Pio IX, basata, per altro, come si è detto, su una dottrina di antica tradizione, la Madonna, per uno straordinario privilegio di Dio, fu concepita senza alcuna macchia della colpa originale. Inserita com’è, poi, nel contesto dell’Avvento-Natale, tale ricorrenza è particolarmente sentita dai veri cristiani perché congiunge l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con il culto di sua madre. Si è già anticipato che una particolare venerazione della Madre di Dio era già presente presso i Padri della Chiesa d'Oriente, i quali in certe loro espressioni la ponevano al di sopra del peccato originale.

C’è da dire, però, che in Occidente tale teoria trovò una forte resistenza, perché sembrava in qualche modo indebolire l’idea di una dottrina della Redenzione operata soltanto grazie al sacrificio di Gesù. In altri termini, si pensava, che se Maria fosse stata “immacolata”, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori del peccato originale proprio di tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e sarebbe così caduta l’universalità di quest’ultima. Ci pensò il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, soprannominato il "Dottor Sottile" (nessun riferimento a Giuliano Amato), a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione: secondo lui, anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una specie di Redenzione preventiva, a lei riservata prima e fuori del tempo in previsione dei meriti del suo figlio divino. Comunque, la devozione per la Madonna non fece che diffondersi continuamente e la decisione di Pio IX non fece in definitiva che venire incontro alle richieste di molta parte del popolo di Dio.

Ecco spiegata la proclamazione da parte di Pio IX della “donna vestita di sole” esente dal peccato originale, tutta pura, cioè, appunto, Immacolata. Fu un atto che non suscitò soltanto gioia tra i fedeli della Madonna, ma anche una sorta d’indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata appariva come una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti. Quattro anni dopo, per altro, le apparizioni di Lourdes sembrarono una prodigiosa conferma del dogma: quasi un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità. Ricordiamo infine che dalla devozione per l'Immacolata si diffuse, in Italia, e particolarmente in Sicilia, il nome femminile di Concetta, un nome che ripete l'attributo più alto di Maria, “sine labe originali concepta”, cioè concepita senza macchia di peccato, e, perciò, appunto, Immacolata.

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