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Galati Mamertino, nasce il museo di scienze farmaceutiche della Fondazione Crimi

Sarà possibile ammirare i “ferri del mestiere”, come antichi mortai in pietra, di vetro o di bronzo, alcuni dei quali risalenti addirittura al XVI secolo, e una sezione micologia. L'inaugurazione con la consegna di borse di studio agli studenti meritevoli

Grande attesa il prossimo 7 agosto  per l’inaugurazione a Galato Mamertino della sede del Museo di Scienze Farmaceutiche. L'iniziativa è della Fondazione Crimi, che si occupa di studio, ricerca farmaceutica e storia della farmacia in Sicilia.

Il Museo dei Nebrodi di Scienze Naturali e Farmaceutiche comprende anche una sezione micologica, in cui sono conservate, ancora nelle ampolle originali, sostanze chimiche come idrobromati di chinina, valerianato di chinina, chinino bromidrato, mercurio ossilodrato o arsenico, queste provenienti dal fondo “Sebastiano Crimi”, mentre la celebre Claviceps purpurea, comunemente nota come “segale cornuta” proviene dalla farmacia di Peppino Crimi, a San Marco d’Alunzio ed altre ancora dalla farmacia Abate di Messina e da altre farmacie della provincia. Sarà inoltre possibile anche ammirare i “ferri del mestiere”, come antichi mortai in pietra, di vetro o di bronzo, alcuni dei quali risalenti addirittura al XVI secolo, vasi da farmacia, coloratissimi albarelli e bocce in maiolica del ‘Settecento e dell’Ottocento, ma anche beker, imbuti, ampolle, bilance, fino ad arrivare alle siringhe di vetro che erano comunemente in uso una volta nelle case private.

Il programma dell'inaugurazione, articolato nel corso di un’intera giornata, prevede, alle ore 12, l’inaugurazione della sede del Museo di Scienze Farmaceutiche, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 15, avranno luogo,  le relazioni di alcuni studenti che hanno prodotto una ricerca sulle farmacie del luogo.

Seguirà alle 16.30, la presentazione del volume “Medicina e farmacia”, un catalogo di testi antichi e rari conservati presso la Biblioteca Regionale, a cura della dottoressa Maria Teresa Rodriquez. Seguirà un intervento del comandante dei Ris di Messina, che illustrerà agli studenti le prospettive lavorative nei nuclei investigativi che richiedono competenze scientifiche. 

A seguire il  momento dedicato agli studenti: la consegna delle borse di studio della Fondazione Crimi agli allievi meritevoli dei dipartimenti di Farmacia e Chimica e tecnologie farmaceutiche degli atenei di Messina e Palermo. 

La “giovane” Fondazione Crimi è presieduta da Rocco Crimi ed è intitolata al compianto padre Sebastiano che a Galati Mamerino è nato e ha mosso i primi passi nella farmacia di famiglia prima di laurearsi all'Università di Messina negli anni Cinquanta con una tesi sugli antocianosidi del glicine, sotto la guida del professore Imbesi. La sua memoria è ora affidata alla moglie Maria Giovanna Cettina Giallanza e ai figli Rocco, Massimiliano e Dario che con la fondazione ricordano un impegno a considerare  la farmacia “non come mero luogo di dispensazione del farmaco, ma come nobiltà e attenzione per i clienti e gli utenti”. Da qui la necessità di una Fondazione che metta in primo piano lo studio, la ricerca farmaceutica e la storia della Farmacia in Sicilia attraverso il conferimento di borse di studio, indirizzate agli studenti meritevoli di Farmacia, selezionati da un comitato scientifico di respiro europeo costituito da professori universitari, uomini di cultura e farmacisti di pluriennale esperienza.

Riconosciuta come ente sociale dalla Regione Sicilia e convenzionata con le Università degli Studi di Messina e Palermo, con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Messina e con FederFarma, la Fondazione Crimi partecipa con un contributo alla competizione di latino “Certamen Peloritanum” indetta dal Liceo Classico “Francesco Maurolico” di Messina, bandisce il concorso fotografico “La farmacia in uno scatto”, ma soprattutto mette in campo progetti finalizzati al supporto degli studenti universitari di Farmacia e CTF particolarmente meritevoli.

Da ricordare, è il “Sette&mezzo” destinato ai neo iscritti, che riceveranno nella prima fase un “premio” pari all’importo della tassa di iscrizione alla loro università, in base ad una graduatoria ottenuta moltiplicando il punteggio riportato nel Test di ammissione ai corsi di laurea normalizzato in ottantesimi in base ai Bandi di Ammissione dei tre Atenei siciliani per il voto di Diploma di Scuola Media Superiore diviso 1000. Il punteggio minimo è di 7,5.

Il progetto “#FareFarmacia” si occupa poi di favorire il contatto tra università e mondo del lavoro attraverso collaborazioni con farmacie, laboratori farmaceutici e cosmetici, industrie chimiche e farmaceutiche, depositari e distributori intermedi del farmaco. Rivolto agli studenti meritevoli di reddito medio-basso che, non avendo usufruito di particolari agevolazioni, hanno avuto la necessità di prendere in affitto appartamenti o camere, è invece il “#CasaFarmacia”: la Fondazione rimborserà loro la somma di €100,00 di affitto mensile fino a 12 mensilità.

Il progetto “Strafarmacia” è invece previsto per studenti stranieri, cittadini europei o extracomunitari con permesso di soggiorno per motivi di studio o richiedenti asilo, domiciliati protempore in Italia, iscritti dal secondo anno in poi ai corsi di aurea specialistica magistrale in Farmacia e CTF di Unipa, Unict e Unime con media ponderata pari a 24/30 con almeno il 75% dei CFU dell’anno precedente alla domanda.

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