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Baraccopoli di Messina in mostra a Montecitorio, una emergenza nazionale

Le foto-denuncia di Federico Ficarra alla Camera dei deputati sulla favelas dello Stretto, una delle più grandi e più antiche d’Europa. Mariastella gelmini: “Adesso siamo consapevoli, da oggi in poi l’immobilismo non sarà più accettato”

Rione Taormina, Fondo Fucile, SantʼAnna.  Una mostra-denuncia alla Camera dei deputati sulla baraccopoli di Messina, una delle più grandi e più antiche d’Europa. Una vera e propria favelas, raccontata al Paese attraverso gli scatti di Federico Ficarra. La mostra “SERIE D. 7000 italiani nella baraccopoli di Messina” sarà aperta al pubblico fino al 14 febbraio.

In mostra quelle baracche che resistono alla vergogna cittadina e ospitano persone che vi sono nate e che non possono e forse anche non vogliono abbandonarle, come se fossero condannate a un ergastolo.

In occasione della sua inaugurazione la deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano, ha organizzato questa mattina un convegno a Montecitorio. “Questo dramma - ha affermato la parlamentare azzurra aprendo i lavori, moderati dall’editorialista del “Corriere della Sera” Francesco Verderami - sembra circoscritto alla città di Messina, ma in realtà ha le caratteristiche di un’emergenza nazionale. Con questa mostra fotografica vogliamo sensibilizzare tutta Italia rispetto ad un problema immenso. Nessuno merita di vivere in condizioni di tale degrado”.

La baraccopoli di Messina occupa diverse zone della città peloritana. Oltre 2.400 “immobili” tra case, box, depositi, stalle e “negozi”: edifici costruiti con materiali di scarto, senza rispettare alcuna norma o alcuna regola edilizia. Un reticolato di fabbricati precari, malsani, coperti per lo più da eternit. Ci vivono oltre 2.200 famiglie, più di 7.000 persone.

La baraccopoli di Messina in mostra a Montecitorio

“Adesso siamo consapevoli, da oggi in poi l’immobilismo non sarà più accettato”, ha sottolineato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Tutti noi abbiamo il dovere di fare qualcosa. Che speranza può avere nello Stato un giovane che vive nella baraccopoli di Messina? Pensiamo - con tutte le forze politiche, coinvolgendo anche la maggioranza - ad una legge speciale per superare definitivamente questa emergenza”.

Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, ha ribadito l’impegno del suo partito “per il superamento di un simile degrado. Ma è il Mezzogiorno tutto - ha aggiunto - che deve recuperare terreno rispetto al Nord: investire sul Sud significa dare occasioni concrete per rilanciare l’intera Nazione”.

Per la Lega ha partecipato il deputato siciliano Alessandro Pagano. “Ringrazio Matilde Siracusano perché ha deciso, con coraggio, di portare alla ribalta questo delicato tema: una vergogna per Messina, per la Sicilia, per l’Italia. Una situazione insostenibile da superare una volta per tutte”, ha concluso il parlamentare leghista.

Presente, infine, in rappresentanza del Comune di Messina, il presidente di ArisMe (Agenzia Comunale per il risanamento e la Riqualificazione della Città di Messina), Marcello Scurria. “Porto i saluti del sindaco Cateno De Luca. Le immagini molto spesso dicono più di tante parole. Ringrazio il giovane fotografo Federico Ficarra, perché con la sua sensibilità ci aiuta a capire ed a comunicare i mali storici della nostra città. Bisogna salvare Messina, che lo Stato intervenga presto e subito”, il suo auspicio.

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