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Martedì, 23 Aprile 2024
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La terra degli ultimi, horror made in Sicilia e Di Caprio “ambientalista”: così le novità di TaorminaFilmFest

Partecipata e intensa conferenza con Elisabetta Gregoraci per il film sull'Aspromonte. Oggi anche proiezione di Cruel Peter, documentario Sea of Shadows e una inedita Aretha Franklin

Partecipata e intensa conferenza stampa su “Aspromonte – La Terra degli ultimi”, film con Elisabetta Grecoraci, protagonista e produttrice, Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi, Sergio Rubinicon. Così nella sala verde del Palazzo dei Congressi si è aperta la quarta giornata della 65°edizione del Taormina Film Fest. L’incontro con i giornalisti che hanno dimostrato una piacevole curiosità, partecipazione e attenzione al tema sociale affrontato nell’opera è stato introdotto dal condirettore artistico Gianvito Casadonte, che venti anni fa fece incontrare Mimmo Calopresti, regista calabrese, e Fulvio Lucisano produttore cinematografico, ad una rassegna organizzata dall’Università La Sapienza di Roma, e che ha manifestato la soddisfazione per aver fatto «chiudere il cerchio» ieri sera con la premiazione di Fulvio Lucisano con il Taormina Arte Award consegnato da Lino Chiechio, General manager di Videobank  nel corso della serata al Teatro Antico.                               

Nel corso della conferenza stampa è emersa prepotentemente l’immagine di un’Italia divisa ancora tra Nord e Sud, che viaggia a due velocità, dove Sicilia e Calabria risultano ancora isolate, come se ci fosse la volontà di non farle comunicare soprattutto con il potere. «Per questo motivo ho deciso di fare il film – ha dichiarato Lucisano - L’alta velocità si è fermata a Salerno; il Sud è abbandonato. C’è un fiume di denaro che le società delle autostrade portano via dal Sud».                 

Insolita Gregoraci in un film che parla agli ultimi. Le interviste | VIDEO                                                                                                        

Il regista Mimmo Calopresti ha confermato l’idea percepita dai giornalisti che si tratti un percorso di ritorno. «Ho incontrato Fulvio sulla mia strada, e l’idea  è quello di raccontare i nostri padri. È una cultura di ritorno dove si torna alla terra; un’idea che comincia ad essere condivisa da molte persone. Viviamo con una quantità di sovrastrutture dove tutto è più veloce di noi. Serve rallentare vedere cosa c’è sotto i nostri piedi, nel fango». Ed il fango è stata anche una realtà. «Il film è stata una grande avventura, partendo da un piccolo paesino della Calabria, Sferruzzano. Interessante la figura della maestra che rappresenta una figura potatrice di luce. Ed il film mostra una Elisabetta Gregoraci, dall’aspetto vissuto nel film, diversa da come il pubblico è abituato a vederla.  L’attrice di origini calabro-siciliane, si è mostrata emozionata e grata. «É stato bellissimo vedermi in questa veste e fare un film in Calabria quella parte della Calabria che io non conoscevo. Logisticamente non era facile. Le condizioni erano un po’ particolari ma ci siamo sporcati le mani di fango. Ho interpretato un ruolo molto bello, mi hanno detto che mi dovevano sporcare, ma questo ruolo mi ha resa felice».                                                                                          

Grande interesse ha suscitato anche la seconda conferenza stampa in scaletta nella mattinata di oggi, nel corso della quale è stato presentato il Film “Cruel Peter” l'horror Made in Sicilia, anzi a Messina, presentato dalla Voltage Picture, di due registi Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia. Si tratta di una produzione Taadaaa, Makinarium, Samrt Brads con Rai Cinema, prodotto da Francesco Romeres, Alessandro D’Amario, Angelo Poggi e gli stessi registi. Presenti alla conferenza stampa anche le istituzioni del territorio, capitanate dal sindaco di Messina Mario Bolognari e dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Il film infatti racconta una storia Horror con alle spalle il Terremoto di Messina, una delle più gradi tragedie, ed è evidente un grande sforzo di fantasia da parte dell’autore Christian Bisceglie. Nel corso della conferenza stampa il film è stato infatti definito «storia horror che parte dal reale ricostruita con la fantasia».Si tratta di un film italiano di media grandezza, di cui è stato sottolineata anche l’importanza di come sia nata la produzione di una piccola realtà che punta a fare qualcosa di differente. «Volevamo far vedere  che anche in Italia si può fare funzionare il sistema. Con questo film prodotto tutto da italiani abbiamo voluto presentare un territorio nuovo, storie che nessuno conosceva e possiamo dire che siamo molto soddisfatti, tanto che la Voltage Picture ha visto qualcosa in questo e hanno venduto negli stati uniti. Crediamo in questo progetto nelle storie italiane». Il film con Henry  Douthwaite, Zoe Nochi, Katia Greco e Rosie Fellner sarà proiettato questa sera al Teatro Antico. Attesa per stasera anche la premiazione al Teatro Antico di  Peter Greenaway con il Taormina Arte Award.

Sempre oggi, alle ore 12, in Sala A, la prima italiana dell'attesissimo documentario Sea of Shadows, vincitore del Premio del Pubblico allo scorso Sundance Festival. Il film, diretto dall'austriaco Richard Ladkanie prodotto dalla compagnia di Leonardo DiCaprio (la stessa squadra realizzatrice del film The Ivory Game), segue un gruppo di attivisti guidati dall'italiano Andrea Crosta - che sarà presente a Taormina con il regista - fondatore dell'associazione ambientalista Elephant Action League e dalla Marina messicana, che lottano per salvare dall'estinzione la vaquita, la più piccola balena al mondo. Nelle reti lanciate dai cartelli messicani e dalla mafia cinese per catturare il pesce totoaba, la cui vescica natatoria è ricercatissima e chiamata il "caviale dell'Oceano", vengono intrappolate anche le vaquita, provocandone la morte e la costante riduzione di numero, per cui oggi sopravvivono solo poche decine di esemplari. L'avvincente documentario è un urgente richiamo all'azione e un eccitante lavoro di cinematografia, acquistato da National Geographic e che uscirà negli Stati Uniti il 12 luglio prossimo, dopo la sua première a Taormina. Andrea Crosta e Richard Ladkani prenderanno parte,la mattina alle ore 10:30 a una tavola rotonda – moderata dalla co-direttrice artistica del festival,Silvia Bizio – che racconterà i rischi di girare film 'sotto copertura' e in situazioni di estremo pericolo per la propria incolumità. All'incontro parteciperanno altri registi e produttori che rischiano la vita per portare al pubblico realtà difficili e i cui film saranno proiettati nel corso del Taormina Film Fest. Tra questi, Shannon Service, regista del film Ghost Fleet, che racconta la schiavitù cui vengono ridotti i pescatori tailandesi, Conroy Kanter, produttrice del film Trafficked, che affronta il dramma del traffico di esseri umani e Lily Van Ghemen, produttrice del film A Son of Man, sulla lotta per la salvaguardia delle foreste tropicali in Ecuador.

Alle ore 16 in sala A, la masterclass del regista inglese Peter Greenaway. Alle ore 18, la proiezione del lungometraggio Dolce Fine Giornata, di Jacek Borcuch, interpretato da Kasia Smutniak, che sarà presente alla proiezione. Il film sarà distribuito in Italia da Fandango.

La serata al Teatro Antico prevede, a partire dalle 20:45, la consegna del Taormina Arte Award al regista Peter Greenaway, quindi la proiezione di Amazing Grace, con Aretha Franklin da giovane. Quarantanove anni dopo “Non si uccidono così anche i cavalli?” - vincitore del “primo” Cariddi d’Oro nel 1970, quando Gian Luigi Rondi introdusse la sezione competitiva – Amazing Grace è un docufilm postumo girato da Sidney Pollack e testimonia il successo dell’album più venduto di una giovane Aretha Franklin che, insieme al Southern California Community Choir e al reverendo James Cleveland, nel 1972 saliva sul pulpito di una chiesa battista per tenere un concerto di due giorni, aperto al pubblico. Il film, però, non fu mai terminato a causa di un imperdonabile errore tecnico che non permise a Pollack di sincronizzare il suono. Incredibile, ma vero: mancava il ciak sul set! A seguire la proiezione, in anteprima mondiale di Cruel Peter, thriller soprannaturale girato a quattro mani da Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, cofinanziato dalla Sicilia Film Commission, e prodotto da Taadaaa, Rai Cinema e Makinarium. La storia di Norman Nash, un archeologo inglese che giunge a Messina per valutare il restauro dello storico Cimitero Inglese. Nel corso degli scavi, il ritrovamento di una lapide riguardante la scomparsa del rampollo di un'aristocratica famiglia inglese, avvenuta tre giorni prima del terremoto del 1908, lo mette sulle tracce di un antico mistero... Il film sarà presentato dal coregista Christian Bisceglia e dagli interpreti Henry Douthwaite, Zoe Nochi eKatia Greco.

Il Festival, che quest’anno vede come madrina l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales è presentato, nelle serate al Teatro Antico, dalla conduttrice e attrice Carolina Di Domenico, prodotto e organizzato per il secondo anno consecutivo da Videobank, in collaborazione con la Fondazione Taormina Arte (sostenuta dall’Assessorato regionale al Turismo e dal Comune di Taormina), con la direzione artistica di Silvia Bizio e Gianvito Casadonte.

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