"Maggio dei Libri" con i Racconti del Peloro alla Biblioteca regionale
Per il quarto appuntamento con il "Maggio dei Libri",inserito nel calendario degli eventi del Comune
di Messina, la Biblioteca Regionale "Giacomo Longo" presenterà in prima assoluta il volume "Racconti del Peloro. Fiabe e cunti in riva allo Stretto" di Antonio Cattino, a cura della dottoressa Margherita Campanella e grafica di Josè Russotti, edito dal Museo Mirabile.
Un viaggio attraverso le tradizioni, i miti e le vicende popolari dello Stretto di Messina per non smarrire, ma trattenere quale valore fondante, l'essenza e la rappresentazione corale di un mondo che più non è. L'evento si terrà venerdì 26 maggio, alle ore 17,30 nel Salone Eventi e si aprirà con i saluti istituzionali e
l'introduzione da parte della direttrice, dottoressa Tommasa Siragusa. Seguiranno la lettura di due poesie da parte della curatrice del testo e gli interventi della poetessa Margherita Campanella e del professore Giuseppe Restifo, già ordinario di Storia Moderna dell'Università degli Studi di Messina, che traccerà uno spaccato di Messina nel 1950, epoca di ambientazione del volume.
A seguire, si leggeranno brani tratti dal testo e interpretati da Margherita Campanella, dall'attrice Mimma Luciano e dal grafico e dal poeta Josè Russotti. Le conclusioni saranno affidate al professore Giuseppe Rando, già ordinario di Letteratura Italiana Unime e critico letterario, curatore delle notazioni finali del volume.
Il testo che l'Autore dedica a Messina e al Suo Stretto, e al ricordo della madre, esordisce con due poesie tratte dalla silloge "Rime Peloritane", presentata nel 2021proprio presso questa Biblioteca. Iniziano, quindi, "I Racconti del Peloro", un sipario che si apre e si chiude su uno scrigno di preziosa messinesità, nove fiabe e cunti, che
"si innestano sul substrato di inesauribile amore per la Città, della quale nel prologo, il letterato pone in risalto le più pregiate espressioni artistico-letterarie, senza trascurare il focus sulle "povere esistenze popolari" che hanno demarcato il vivere a Messina, almeno fino al secondo dopoguerra.", come dichiara la dottoressa Siragusa
nella recensione che è parte integrante della pubblicazione.
"I Racconti del Peloro" chiudono la carrellata di pagine messinesi con due storie imperniate sulla problematica cocente del bullismo e sul dualismo amore/morte. Le ultime pagine, infine, accolgono una storia realmente accaduta e, purtroppo, passata in sordina, quella del valoroso marinaio messinese Giuseppe Mangano, che morì
ventenne il 9 luglio 1940 nella battaglia di Punta Stilo. Antonio Cattino, versatile poeta e scrittore messinese, scrive in Lingua Italiana, Siciliana e in Dialetto Messinese (a parrata missinisa). I suoi punti di riferimento sono
le poetesse Maria Costa e Iolanda Insana, Giovanni Meli e Salvatore Camilleri. Dell'influenza che proprio la poetessa Costa ha sull'autore, la dottoressa Siragusa afferma:"Come a più riprese ho pubblicamente riconosciuto, Antonio Cattino, in costante continuità ideale con la Cantrice dello Stretto, la fulgida stella Maria Costa, è
custode e divulgatore di un patrimonio culturale immateriale d'immensa portata e esprime un profondo impegno etico-sociale".