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Torna il Salina Festival di Massimo Cavallaro nel segno degli “Arcipelaghi umani”

Musica, arte, cultura della legalità e sostenibilità ambientale al centro delle proposte per l'edizione 2019. Che chiude con un grande evento: la testimonianza del medico di Lampedusa Pietro Bartolo intervistato da Sorgi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

“Arcipelaghi umani” è il tema della XIII° edizione del Salina Festival, in arrivo dal 24 al 28 luglio nella splendida cornice naturale dell’isola di Salina.

Le proposte artistiche del Festival quest’anno seguiranno il filo concettuale dell’arcipelago come rete di energie vitali che producono arte e bellezza: «Abbiamo ritenuto fosse il momento giusto per tornare ad esplorare il senso profondo della parola umanità, quella dimensione che dovrebbe naturalmente appartenerci come singoli e nel rapporto con gli altri, e che ultimamente sembra essere stata dismessa come valore e come pratica quotidiana”, spiega Massimo Cavallaro, ideatore e direttore della rassegna.

Ad inaugurare la rassegna, l’artista eoliano Pippo Cafarella. Pittore e poeta, Cafarella trae dall’isola di Salina spunto ed ispirazione per le sue opere, impreziosite da un linguaggio informale fatto di materia e di luce. Un momento di approfondimento sarà riservato al tema della sostenibilità ambientale, che quest’anno sarà modulato nel corso di un incontro dedicato alla protezione della biodiversità marina ed alla green economy: le istituzioni scientifiche ed i partner privati presenteranno al pubblico i progetti virtuosi che hanno scelto Salina come “isola pilota”. In programma anche le Passeggiate Sonore previste nell’ambito del progetto “Parco Acustico”, allo scopo di promuovere ed incentivare pratiche innovative come l’ecologia acustica.

Il Festival, da sempre attento al problema del cambiamento climatico, anche quest’anno ha chiesto e ottenuto la certificazione “100% energia pulita Dolomiti Energia”: tutta l’energia elettrica utilizzata è certificata da fonti rinnovabili. Come di consueto, la musica d’autore impreziosisce l’offerta del Festival.

Quest’anno è la volta della “Artchipel Orchestra”, diretta dal compositore e batterista Ferdinando Faraò, nota al grande pubblico degli amanti del jazz per essere stata premiata per ben due volte nel 2012 e nel 2017 come “Migliore Formazione Italiana dell’Anno” dal referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Il filo conduttore del tema “Arcipelaghi umani” continua fino alla serata conclusiva con la consegna del Premio “CineMareMusica2019” a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa. Intervistato dal giornalista Marcello Sorgi, Bartolo porterà testimonianza della sua esperienza, del suo impegno umano e professionale.

Il premio CineMareMusica, nato come riconoscimento concreto a personaggi della cultura, dello spettacolo e della società civile che hanno portato un’idea diversa di Sicilia nel mondo, fuori dalle convenzioni, è stato conferito nel passato a personaggi del calibro di Paolo e Vittorio Taviani, Francesco Alliata, Marcello Sorgi, Rita Borsellino e Maria Falcone, Giovanni Impastato, Antonio Albanese. Appuntamenti in programma: 24 luglio, ore 19.30 – Inaugurazione del festival con la mostra di Pippo Cafarella 24-07, ore 20 – Esibizione itinerante della Street jazz band 25 luglio, ore 19.30 – “Il mare racconta: la via della rinascita”, incontro pubblico 26 luglio, ore 22.30 Concerto “Artchipel Orchestra” plays Westsbrook 27 luglio, ore 22.30 Concerto “Artchipel Orchestra” plays Soft Machine 28 luglio, ore 22 Marcello Sorgi intervista Pietro Bartolo, consegna Premio CineMareMusica 2019.

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