La FGS della provincia di Messina dichiara il suo sgomento per le situazioni che si stanno verificando nelle varie scuole della provincia messinese, tra didattica in presenza e didattica a distanza. Molti nostri compagni, sia studenti e sia docenti, di licei e istituti tecnici della provincia hanno segnalato l’assenza di misure a garanzia del distanziamento, con molte testimonianze di assembramenti, forzati dagli spazi e dalla mancanza di distanziamento fisico e sociale nelle aree di pertinenza scolastica.

Molte sono le testimonianze postate sui social, soprattutto Instagram, dagli studenti di svariate scuole secondarie di secondo grado, tra cui alcuni licei rinomati. Se chi va in classe è abbandonato, chi ancora frequenta con Didattica a Distanza non è messo meglio: difficoltà di connessione dalle classi, scarsa interazione e impossibilità a seguire correttamente le lezioni sono le principali lamentele. Studenti, in poche parole, abbandonati da esigentissime dirigenze sia nelle strutture scolastiche sia in dad. E i tentativi di dialogo vengono, talvolta, rispediti al mittente da quella stessa dirigenza che, in alcuni casi, mette gli studenti nella posizione di non poter segnalare disguidi, malgrado sia necessario. In queste condizioni il servizio è doppiamente danneggiato: chi va a scuola non è tutelato e chi sta in dad non è formato. Serve un intervento rapido e deciso del provveditorato agli studi, dell’assessore regionale Lagalla e delle consulte provinciali degli studenti contro queste gravissime mancanze. In mancanza, ci appelliamo ai compagni della rete degli studenti medi, alle varie rappresentanze e ai collettivi studenteschi per scendere in piazza a scioperare e manifestare contro questo abbandono. Tre settimane fa abbiamo manifestato e chiesto “Rientrare, si ma come?”: sembra che abbiano scambiato noi giovani come bestie da macello. E noi, francamente, non ci stiamo.