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Aipin Sicilia, il Parco dei Nebrodi eletto nel direttivo

Filippo Amato al vertice dell'Associazione italiana per l’ingegneria naturalistica. Nei lavori della Dorsale si punta su turismo sostenibile e conservazione habitat

Aria di novità  per Aipin, l' Associazione italiana per l’ingegneria naturalistica riunitasi nei giorni scorsi.  A prendere il posto di Gianluigi Pirrera, ingegnere naturalistico socio fondatore dell’associazione,  il nuovo presidente Filippo Amato, doctor of Philosophy in Biodiversità vegetale ed ecologia del paesaggio.

Nel direttivo anche Francesco d'Asaro - ingegnere e docente universitario; Lorena Ferrara - recupero ambientale; Giusi Napolitano - forestale; Ente Parco dei Nebrodi - socio ente; Ambiente & Territorio, socio ente; l'architetto Benedetto Versaci  cui si aggiunge il supporto esterno per la Calabria del geologo Carmine Nigro. Revisori dei conti vengono eletti gli agronomi Bruno Marino e Riccardo Perricone.

Nuove nomine tese al rilancio dell’associazione in vista della prossima fusione con la regione Calabria, e la conseguente trasformazione in sezione interregionale. L’Aipin , è una associazione tecnico scientifica riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, impegnata nella promozione delle tecniche di Ingegneria Naturalistica e di restauro ambientale: importante la presenza del Parco dei Nebrodi all’interno del direttivo che assicurerà la pratica applicazione dei principi cardine dell’associazione. Non a caso, proprio i lavori della Dorsale dei Nebrodi, 64 chilometri di sentieri nell’ambito del progetto predisposto dal Parco dei Nebrodi da cinque milioni di euro finanziato del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Messina e già consegnato all’impresa aggiudicataria, costituiranno l’occasione di apprendere “sul campo” una disciplina così importante per lo sviluppo del territorio.

“L’esigenza di garantire formazione sulle nuove metodologie di ingegneria naturalistica verrà messa in pratica grazie ai cosiddetti 'cantieri didattici'  previsti nei lavori della Dorsale, con la sistemazione degli attraversamenti dei valloni, i passaggi a sfioro realizzati in pietra locale, il ripristino dei muretti a secco esistenti. Sarà migliorato anche l'attuale sistema di segnaletica, cercando di uniformare e rendere universale il sistema di lettura, per riscoprire il rapporto con gli abitanti della montagna e per potenziare le forme di turismo sostenibile- dichiara il commissario del Parco Luca Ferlito- l’utilizzo delle tecniche di ingegneria naturalistica per le iniziative dedicate alla conservazione degli habitat sarà l’occasione per un vero e proprio laboratorio sul campo dedicato alle opere di rinaturalizzazione ambientale per i tecnici del nostro territorio”.

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