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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Giro d'Italia della Csr fa tappa a Messina: focus sull'agricoltura

L’appuntamento a partire dalle 10 nell’aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, ha come titolo 'Filiere responsabili per un’agricoltura sostenibile' ed è organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e la Camera di Commercio di Messina

Il futuro del pianeta passa in larga parte anche dal suo approvvigionamento alimentare. Mai come in questo momento, il focus è puntato sulle materie prime e sulla gestione delle risorse alimentari per nutrire la popolazione globale. Tra le strategie indispensabili per garantire cibo e vita al futuro c’è la sostenibilità: ecco perché è di grande attualità il tema della terza tappa del Giro d’Italia della Csr dedicato all’agricoltura sostenibile, in programma a Messina il 29 marzo.

L’appuntamento siciliano, che si svolgerà a partire dalle 10 nell’aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, ha come titolo 'Filiere responsabili per un’agricoltura sostenibile' ed è organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e la Camera di Commercio di Messina. La partecipazione è possibile in modalità mista: in presenza, secondo le regole di accesso previste dalle normative vigenti, e in streaming sul canale YouTube del Salone.

“Per un settore rilevante come l’agrifood è molto importante continuare ad investire in sostenibilità e innovazione - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Preservare la qualità dei prodotti riducendo l’impatto ambientale delle produzioni è un obiettivo per tutti: da una parte cresce l’interesse delle persone per ciò che viene portato in tavola e dall’altra aumenta l’impegno di chi produce per creare filiere responsabili. Un circolo virtuoso che porta ad uno sviluppo dei territori sempre più sostenibile”.

Sviluppo dei territori e amore per la terra sono due facce della stessa medaglia: non solo in Sicilia, da sempre scrigno di eccellenze gastronomiche e ortofrutticole, ma per l’Italia intera. Il settore agrifood, che rappresenta una componente importante del Pil (oltre il 15%) è anche un traino fondamentale per il Made in Italy e per tutto l’indotto legato al turismo. Ecco perché, in coerenza con quanto indicato nel Pnrr, oggi è prioritario costruire modelli sostenibili per l’ambiente e per la salute dei consumatori, per la sicurezza e la tracciabilità alimentare. A parlarne in apertura del convegno sarà Salvatore Cuzzocrea, rettore dell’Università degli Studi di Messina. “L'Università di Messina - spiega - è sempre più attenta ai temi green e sono stati fatti tanti passi avanti in questi ultimi anni. Per combattere gli sprechi, le inefficienze ed attuare soluzioni più eque e sostenibili. In questo percorso però bisogna coordinare le energie di tutti ed eventi come questo non possono fare altro che contribuire alla consapevolezza, soprattutto nei giovani che rappresentano il futuro, che bisogna trovare soluzioni efficaci e vincere la scommessa della transizione ecologica”.

La transizione ecologica in atto è sostenuta da due leve importanti: da una parte la ricerca scientifica, chiamata a studiare nuovi modelli di sostenibilità ed economia circolare nel settore agro-alimentare; dall’altra il mondo dell’impresa chiamato a metterli in pratica. La sinergia tra i due mondi sarà al centro degli interventi di Roberta Salomone, Referente Rus Università degli Studi di Messina, e di Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina. "La transizione verso la sostenibilità, anche attraverso sinergie comuni e attività di economia circolare, è un denominatore comune alle imprese siciliane - commenta Blandina - Coinvolge sia le imprese più grandi che quelle medie e piccole, spesso riunite in consorzi. Penso alle attività a valenza sociale come gli orti condivisi, oppure all'approccio dell'impatto zero applicato all'agricoltura non solo su vasta scala ma anche nei piccoli appezzamenti e nelle comunità montane: la direzione intrapresa è certamente quella giusta".

Nella sua tappa messinese, Il Giro d’Italia della Csr offre ampio spazio alle storie di connessioni nelle filiere agricole. Storie che partono dai sapori più tipici della terra di Sicilia, come quella raccontata da Sebastiano Barone, esperto del Consorzio Tutela Igp Pomodoro di Pachino. O quella dei vini nobili delle tenute Conte Tasca d’Almerita, rappresentata dalla Sustainability manager Vanessa Dioguardi: oggi il sapere generato da otto generazioni di viticoltori passa anche dal rispetto di un prezioso disciplinare, Sostain, che permette di essere attenti e precisi nelle scelte agronomiche che determinano la salute del territorio.

Federica Basile, responsabile Distribuzione della Fattoria della Piana, parlerà invece dell’economia circolare di una cooperativa che gestisce in modo sempre più responsabile la raccolta, trasformazione e commercializzazione del latte proveniente dagli allevamenti di 110 aziende. La sessione di dibattiti si concluderà con un focus sull’acqua in ambito agricolo, tema di grandissima attualità al centro anche della Giornata Mondiale dell’Acqua celebrata il 22 marzo. A parlarne sarà Giulia Giuffrè, consigliere d’amministrazione e ambasciatrice della Sostenibilità di Irritec, tra le 74 aziende italiane 'best managed' del 2021.

Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, giunto quest’anno alla decima edizione, nella tappa di Messina ha deciso di dare voce oltre che ai produttori anche agli esperti che contribuiscono alla gestione responsabile del territorio. Come Saro Gugliotta, esperto enogastronomico; Massimo Sorrentino, responsabile Business Development delle Comunità Energetiche Enel X; Mario Cugno, Business Development Manager di Sicilia Bureau Veritas Italia. A loro il compito di parlare di strumenti e sinergie per connessioni sostenibili, mentre Carlo Vermiglio dell’Università degli Studi di Messina chiuderà l’incontro proponendo una riflessione sull’importanza della rendicontazione nell'agrifood.

Fonte: adnKronos

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