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Tecnologia 5G, Gioveni chiede ordinanza precauzionale: “I cittadini non sono cavie su cui sondare le conseguenze”

Il consigliere comunale fa riferimento al potenziale pericolo o di possibile cancerogenesi delle radiofrequenze, chiedendo l'intervento del sindaco. Verifica preliminare di “rischio zero”

In tutto il territorio nazionale  l’installazione di nuovi impianti con tecnologie “5G” sta diventando  una realtà, si preannuncia una nuova era internet che cambierà il mondo,  ma quali saranno le ripercussioni sulla saluta pubblica? Interviene sull’argomento Libero Gioveni che accende i riflettori sui possibili effetti negativi  che l’emissione di pericolose microonde potrebbe generare,  chiedendo al sindaco di emettere una ordinanza "precauzionale" per evitare a chiunque la sperimentazione o l’ installazione della rete “5G” su tutto il territorio comunale  e di  pensare ad una verifica preliminare di “rischio zero” nel caso in cui venisse accolta qualche richiesta.

“E’ evidente che il triste periodo che attualmente stiamo vivendo in tema di Covid-19- scrive il consigliere comunale- rischia di far passare in secondo piano questa altra potenziale “emergenza sanitaria”, sempre che venga ufficialmente comprovata”.

“Nella nostra città- continua Gioveni-  sono già numerosissimi i cittadini che segnalano il “presunto pericolo”, mostrando anche attraverso i social delle foto di siti in cui si sarebbero installate (nuove antenne con tecnologia “5G” o il potenziamento o adeguamento in “5G” di quelle già esistenti di generazione inferiore”.

Il consigliere comunale fa riferimento al “presunto” o “potenziale” pericolo o di possibile cancerogenesi delle radiofrequenze “5G” dal momento che in questo senso non sembra essersi ancora espressa chiaramente l’I.a.r.c. (agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro). “Ritengo si renda necessario, proprio come hanno già fatto e stanno facendo parecchi altri sindaci italiani, qui in Sicilia, nella fattispecie nella nostra provincia, si è già attivato anche il sindaco di Giardini Naxos emettere una ordinanza contingibile ed urgente che possa precauzionalmente tutelare, nelle more di ricevere rassicurazioni anche dal Ministero della Salute e dall’Arpa sulla non “insalubrità ambientale” di tali impianti, la salute della nostra comunità”. Non è possibile, a parere di Gioveni, trattare i cittadini da “cavie” su cui verificare o sondare le eventuali conseguenze sulla loro salute a breve e lungo termine. Non si tratta di un ostacolo al progresso tecnologico, ma di un atto preventivo per avere la certezza di dati e informazioni che rassicurino la popolazione.

“Mi preme ricordarle – si legge nella - che il Consiglio Comunale nell’ottobre scorso ha anche approvato il “Regolamento per l’installazione degli impianti di tele radiocomunicazione e per la tutela della popolazione dai campi elettromagnetici”, con l’obiettivo di evitare appunto l’installazione di nuovi impianti in luoghi sensibili (ospedali, asili nido, case di cura ecc.), nonché di non potenziare impianti preesistenti”.


 

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