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Vertenza dei 94 precari, quel passaggio su Resais che non convince i sindacati

Csa ed Fp Cgil sollecitano la proroga e chiedono un incontro immediato al sindaco. Il nodo sulla norma impugnata dal governo e i dubbi sul destino incerto dei lavoratori

“Se l’amministrazione non intende più avvalersi dell’attività dei 94 contrattisti (esponendosi peraltro a contenziosi di certa soccombenza con notevole danno erariale) deve avere l’onestà di dirlo chiaramente evitando di calpestare ulteriormente la loro dignità”. E' la provocazione del segretario del Csa, Santino Paladino e di Francesco Fucile, segretario generale della Fp Cgil sulla vertenza dei 94 precari della Città metropolitana di Messina. 

I due sindacalisti annunciando che i dipendenti non accetteranno di firmare contratti di fatto già scaduti e non saranno disponibili a percorsi che sono in atto avvolti da una moltitudine di dubbi ed incertezze.

La nota dopo l'avviso dei dirigenti di Palazzo dei Leoni al lavoratori in cui si ricorda che il 30 giugno scade il termine per la presentazione delle istanze per il transito alla “Resais” mentre il sindaco De Luca “blocca tutto in attesa dell'ennesimo incontro chiarificatore con l’assessore Regionale Bernadette Grasso”.

Un passaggio fa insorgere Csa e Cgil, non solo perché nulla era stato concordato, ma anche per il fatto che la norma sulla Resais è stata impugnata dal Governo Nazionale e il transito esporrebbe i lavoratori ad un destino oltremodo incerto.

I due sindacati si chiedono a questo punto quale sia la reale volontà dell’amministrazione, dal momento che in tutte le altre ex province si è già da tempo provveduto a mettere in sicurezza i precari quantomeno fino al 31.12.2019 (le risorse sono a totale carico della regione) ed hanno chiesto un incontro immediato, ribadendo la legittimità della proroga.

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