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Barbagallo saluta l'Ars: "Non può esistere un parlamento che funziona solo un giorno e mezzo a settimana"

Il segretario siciliano del Pd ha optato per il seggio alla Camera, dove ricopre il ruolo di capogruppo dei dem in commissione Trasporti. "Provo più emozione di quella vissuta nel mio primo giorno da deputato"

Anthony Barbagallo saluta l'Ars: il segretario siciliano del Pd ha optato per il seggio alla Camera (dove ricopre il ruolo di capogruppo dei dem in commissione Trasporti) e quella di oggi a Sala d'Ercole è stata la sua seduta da deputato regionale.

"Questo è un saluto sentito e colmo di emozione - ha detto Barbagallo - molta di più di quella che provai nel mio primo giorno da deputato in quest'Aula. Per questo voglio subito rinvolgere un ringraziamento a tutti i colleghi deputati con cui ho lavorato in questi anni, con un pensiero per coloro che non ci sono più, in particolare al compianto Lino Leanza. E ricordo tutti i presidenti dell’Ars, a partire da Giovanni Ardizzone, con cui ho fatto parte del Consiglio di presidenza e delegato alla conferenza delle assemblee legislative: esperienze formative importanti e indimenticabili. Ma anche Gianfranco Miccichè, strenuo difensore della democrazia e delle opposizioni nella scorsa legislatura e il neo presidente Gaetano Galvagno su cui confidiamo per un’Ars sempre più incisiva. Ringrazio anche il Governo e i suoi rappresentanti in aula in questa occasione con gli assessori Falcone, Turano e Sammartino".

"In una epoca difficile come quella stiamo vivendo - ha aggiunto Barbagallo - pongo alcune riflessioni su cui avviare dei percorsi di rinnovamento. A partire dall’elezione diretta del presidente della Regione che certamente non ha portato benefici sulla efficienza dell'azione politica e sui risultati di governo. Non sempre c’è stato un dialogo funzionale tra governo e parlamento e a questo bisogna porre rimedio. Si parla di autonomia differenziata ma oggi più che mai, si deve affrontare il tema di un’autonomia speciale che non è stata mai esercitata, è stata esercitata male o non ci sono i soldi per attuarla adeguatamente".

"Infine, sempre nell’ottica delle riforme e per rendere ancora più produttiva quest’Aula: non può esistere un parlamento che funziona soltanto un giorno e mezzo a settimana. Così come, allo stesso modo, per quanto riguarda gli atti ispettivi è necessario un governo che risponda celermente e lavori d'Aula più spediti pensando di dedicare almeno un giorno a settimana all'attività ispettiva a cui, per ora, si provvede anche a distanza di due anni", ha concluso il segretario siciliano del Pd, riservando un "messaggio d'affetto anche a Giovanni Barbagallo, che mi è stato sempre vicino e con cui abbiamo condiviso e continuiamo a farlo un lungo percorso politico".

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