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Consuntivo Arisme bocciato, i Cinquestelle: "Aveni non doveva percepire compensi"

Dopo il video attacco del sindaco ai consiglieri che hanno respinto il bilancio dell'Agenzia del Risanamento i consiglieri pentastellati spiegano il perché del voto negativo, la replica del sindaco: "Somme restituite"

Il conto consuntivo dell'Agenzia per il Risanamento bocciato in Consiglio comunale ha provocato una nuova "rottura" tra il sindaco e una parte degli esponenti politici che non intendono seguire la linea dell'amministrazione.

Nel video sul profilo facebook il primo cittadino ha attaccato l'aula per la mancata approvazione del consuntivo dell'Arisme, un voto senza senso secondo De Luca. Il movimento Cinquestelle ha risposto a De Luca dando la motivazione della bocciatura: "Stipendi pagati a un componente di Arismè in pensione (Giuseppe Aveni) Per questo è stato bocciato il consuntivo, e il sindaco lo sa bene". Il consigliere comunale Paolo Mangano ha effettuato l'accesso agli atti: "Pur essendo in quiescenza ha continuato a percepire dei soldi per poi rinunciare ai compensi quando è stata sollevata la questione" - scrivono i consiglieri cinquestelle - circostanza di cui il sindaco Cateno De Luca è al corrente seppur non ne faccia menzione nei suoi filmati»: così i consiglieri comunali del M5s replicano alle recenti dichiarazioni del primo cittadino, rilasciate in un video. La vicenda nasce lo scorso 12 novembre, quando i consiglieri comunali del M5s avevano chiesto chiarimenti in Consiglio comunale in merito alla posizione di Giuseppe Aveni, membro del consiglio di amministrazione della partecipata dal settembre del 2018. Il bilancio Arisme è di appena 50mila euro, di cui circa 48 solo per emolumenti e spese di gestione.

"Di fatto, con la presa visione degli atti, ho scoperto che Arisme ha pagato gli stipendi a questo componente sebbene lo stesso segretario generale, garante legale dell’Aula, abbia ribadito che dovrebbe svolgere il suo ruolo gratuitamente, senza ricevere alcun compenso (inserito nel previsionale) - afferma Mangano - una volta dimostrata la vicenda, il componente del Cda ha rinunciato ai suoi compensi, annunciando la restituzione delle somme corrisposte, ma ciò non toglie che la bocciatura era chiara e inevitabile". 
 

Il sindaco Cateno De Luca. "Pensavo di avere inaugurato la stagione del dialogo trasversale, evidentemente l’egoismo di qualcuno vuole prevalere sul buonsenso collettivo. Mi riferisco al comportamento di una parte del Consiglio comunale che ha bocciato il bilancio consuntivo abbozzando la scusa del pensionato di  Arisme, la quale non solo è pretestuosa ma palesemente infondata. Dagli atti ufficiali non esiste questa fantomatica motivazione, creata appositamente per generare confusione e paralisi amministrativa, ammesso e non concesso – continua il primo Cittadino –  che si dia peso alla vicenda sollevata dal M5S, ovvero che nel bilancio di Arisme sono inserite delle somme per pagare l’indennità di Giuseppe Aveni, componente del Cda in pensione, mi chiedo:  ma lo stesso Consiglio non ha approvato il bilancio di previsione 2018, nel quale era previsto il pagamento dell’indennità per l’architetto Aveni?”.   “Detto ciò – conclude il sindaco – tranquillizzo i malpensanti, perché la medesima indennità per il 2018 non è stata pagata e quindi, la somma e’ stata correttamente inserita quale residuo passivo nel consuntivo 2018.

La stessa è dunque stata aggiunta nel bilancio previsionale del 2019. Il Consiglio ha approvato dopo qualche minuto che aveva bocciato il consuntivo 2019. Successivamente, pur non essendo obbligato, sulla base interpretativa della Circolare Madia, l’arch. Aveni ha comunicato di rinunciare, restituendo le somme percepite. Tale dato sarà dunque registrato contabilmente nel 2019. Per tale motivo, da parte del Consiglio comunale si usa l’assurdo pretesto per ingarbugliare le carte, arrecando un danno contabile non al sindaco di Messina, ma ai cittadini, che devono subire le conseguenze di inspiegabili ripicche e rancori: i soliti giochi di potere che rispedisco al mittente”. 

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