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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ars, il governo incassa l'ok sul Rendiconto 2019 ma si blocca ancora sugli Asu

In un clima di tensioni altissime tra il presidente della Regione Musumeci e gli alleati, il parlamento regionale dà il via libera al documento contabile fondamentale per la prossima sessione di bilancio. Nuovo stop per la stabilizzazione dei precari. La questione ormai è politica

La sensazione è che il presidente della Regione Nello Musumeci sia ormai accerchiato. Se la vertenza degli Asu, il Rendiconto 2019 e - fuori dal palazzo - persino il concorso per i centri per l'impiego diventano motivo di scontro con gli alleati, diventa palese che la campagna elettorale per le Regionali 2022, con la corsa e la rincorsa alle candidature e le autocandidature, è piombata in pochi giorni sulla maggioranza e l'ha frantumata.

Nella seduta di oggi pomeriggio a sala d'Ercole, il governo regionale è inciampato e si è fermato sulla norma del ddl stralcio che prelevava i fondi per la stabilizzazione degli Asu, 4571 lavoratori precari da più di 24 anni, per spostarli in un altro capitolo. E questo poiché la norma della Finanziaria, che prevedeva l'avvio dei percorsi di stabilizzazione, è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio.

A richiamare il governo regionale alla chiarezza, è stato il presidente dell'Assemblea, Gianfranco Micciché: "Così non facciamo leggi, facciamo mostruosità. Se il governo ha intenzione di resistere all'impugnativa, non può toccare quei fondi. Sarebbe una cosa mai vista dal punto di vista parlamentare e costituzionale: un giorno facciamo una legge e il giorno dopo ne facciamo un'altra con cui togliamo i fondi a quella di prima".

Musumeci ha puntato il dito contro il governo romano: "Credo che i lavoratori Asu abbiano bisogno della nostra considerazione, ma non della nostra demagogia. Il governo, d'intesa con questo Parlamento, ha fatto tutto quello che doveva fare. Il governo nazionale ha ritenuto di non dovere dare seguito alla nostra proposta di dare dignità, serenità e un progetto di futuro a migliaia di lavoratori".

"Il governo si opporrà naturalmente all'impugnativa del Consiglio dei ministri e fino all'ultimo sosterrà le ragioni di questi lavoratori - ha aggiunto Musumeci -. Vada per la sospensione ma davvero crediamo che basti per risolvere una procedura ancora 'sub iudice' e che potrebbe definirsi a metà del prossimo anno?".

Dopo una sospensione a nervi tesi, quindi, è arrivato l'accordo: ci sarà un incontro tra la Ragioneria generale della Regione Siciliana e la commissione Bilancio dell'Ars per capire che soluzione adottare al fine di sciogliere il nodo dei lavoratori Asu: in fase di trattazione del ddl stralcio, infatti, alcuni gruppi parlamentari avevano chiesto di appostare in bilancio dieci milioni di euro per incrementare le ore di lavoro dei precari storici, la cui stabilizzazione è stata impugnata dal Consiglio dei ministri. La road map per uscire dall'impasse è stata comunicata dal presidente della II commissione, Riccardo Savona, al rientro in Aula dopo la sospensione dei lavori decisa dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè: rinviato dunque l'esame del ddl stralcio che contiene alcune norme escluse dall'ultima finanziaria regionale.

E, a proposito di sub iudice, il parlamento regionale oggi ha finalmente approvato il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2019. Raggiunto il numero legale, dopo gli appelli del presidente Micciché di ieri, è arrivato il via libera. 

Il deputato del Pd Antonelli Cracolici aveva invitato il governo a non procedere con la votazione finale per non "aprire un conflitto istituzionale dove noi abbiamo solo da perdere". Il prossimo 7 ottobre, infatti, la Corte dei Conti si pronuncerà sul ricorso della Procura contabile, che si è opposta alla già contestata parifica. Anche Micciché si è schierato però a favore del voto subito: "Le decisioni della magistratura contabile non influiscono sui lavori parlamentari"

La decisione della maggioranza di andare avanti a tutti i costi ha avuto a che fare più che altro con la necessità di avere a disposizione le risorse di questo documento per poter poi procedere con la prossima sessione di bilancio. L'Assemblea - che oggi ha approvato anche il bilancio consolidato e il ddl disposizioni contabili - tornerà a riunirsi martedì 5 ottobre, alle 16. Molto probabilmente si ripartirà proprio dagli Asu.

Fonte: PalermoToday.it

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