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Amministrative, Calenda di Azione incontra i messinesi: "La città esce da un'impronta populista"

Assemblea pubblica del gruppo politico dell'ex ministro che non ha ancora scelto rispetto a Palermo il candidato sindaco. No secco a un accordo con Cinquestelle ed estrema Destra, +Europa si sgancia a resta fedele al centrosinistra. In platea volti noti del sindacato

Se a Palermo Azione ha scelto Fabrizio Ferrandelli a Messina il gruppo politico dell'ex ministro Carlo Calenda non ha ancora un nome. I programmi da portare avanti sì (simili ad altre città del Sud) e attende anche di capire con i Repubblicani di Pietro Currò in quale area collocarsi sullo Stretto. Di sicuro non accanto ai Cinquestelle e all'estrema Destra, come l'europarlamentare ha sottolineato prima di confrontarsi con i messinesi venuti ad ascoltarlo all'auditorium Fasola. 

"Sono a Messina per capire con la dirigenza eletta al Congresso quali sono le indicazioni - ha affermato Calenda - noi vogliamo spiegare come fare le cose e non soltanto cosa fare, il modo di lavorare di Azione è questo: dire ai cittadini cosa ma anche come vogliamo fare le cose, quanto costano e in quanto tempo; il nostro è un riformismo pragmatico che è il valore aggiunto da portare alla politica". 

Per Messina chi è il candidato ideale di Azione?

"Il nome del candidato sindaco uscirà fuori dalle riunioni che sono venuto a fare, noi diciamo che la parola Centro non vuole dire più nulla, se tu fai le campagne elettorali a suon di slogan non vai da nessun parte, io penso che questa città esce da un'impronta populista, saranno i messinesi a dire se sono state fatte cose buone, certamente è stato dato un certo grado di spettacolo".

Sui programmi invece?

"Questa città ha un bisogno straordinario di infrastrutture, di capacità di gestione dei rifiuti, di investimenti sull'Università e sulla scuola, eppure questa città ha un'Università ma ha un bassissimo numero di laureati, c'è una cifra infinita di disoccupati; il problema è che molto spesso si scelgono degli amministratori civici ma poi sono i politici a governare e i politici dicono no a tutto". 

In platea a sostenere Azione volti noti del sindacato e della politica: da Maurizio Bernava e Saro La Rosa già ai vertici della Cisl a Maurizio Ballistreri anche lui con un lungo passato da segretario della Uil e deputato regionale all'ex assessore e consigliere provinciale Pippo Morano. 

A margine dell'incontro +Europa ha deciso di mantenere il sostegno al candidato sindaco di centrosinistra che dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore  sganciandosi dai piani elettorali di Azione: "Non può esserci un "modello Palermo" da applicare a Messina, e Più Europa alle prossime amministrative resterà dentro la coalizione di centro sinistra - dichiara Palmira Mancuso a margine dell'incontro con Carlo Calenda il leader di Azione, che sulla possibilità di dialogo con i cinque stelle chiude tutte le porte - ho provato a spiegare che lo sforzo di sintesi è stato fatto innanzitutto su un programma condiviso. Del resto creare un'alternativa ad una sciagura come Cateno De Luca richiede una responsabilità politica condivisa nell'ottica di governare la città oltre ogni personalismo. Certamente ci saranno altre occasioni per concretizzare una federazione appena avviata, ma in questo momento per Più Europa la scelta di campo è già fatta. Il rispetto per il lavoro svolto finora nella costruzione della coalizione, la capacità di mettere in campo una proposta seria, merita più che un tour elettorale con l'ovvio tenore propagandistico a pochi giorni da una quadra su cui l'area progressista sta lavorando da mesi".

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