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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Fondi Masterplan, Bartolotta rifiuta il confronto con il vicesindaco Previti

Il segretario provinciale del Pd dice no al dibattito pubblico richiesto dall'esponente della giunta De Luca dopo i rilievi dell'ex sindaco di Savoca e di Messinaccomuna

Sui fondi e i progetti del Masterplan e dei Patti delle Città Metropolitane non portati avanti il segretario del Pd Nino Bartolotta non intende confrontarsi con il vicesindaco Carlotta Previti. Arisme aveva anche scelto l'ultima baracca post terremoto, all'Annunziata, come sede. La Previti aveva già risposto a Messinaccomuna e a Bartolotta, in una nota, chiedendo un dibattito pubblico agli interlocutori: "Il motivo per cui Messina fu esclusa dai Patti viene riportato chiaramente in una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri in data 10 novembre 2015 nella seduta parlamentare n. 518 presentata dai deputati Gianpiero D’Alia e Enzo Garofalo ove si evince che l’unica causa di questa dimenticanza (l’esclusione di Messina dai Patti delle Città metropolitane) è un basso livello di interlocuzione dell’amministrazione comunale di Messina con il governo, ovvero una vera e propria inerzia. La versione di Messinaccomuna cambia in base agli anni: nel luglio 2020 dichiaravano che Accorinti fece una telefonata energica a Renzi e lo convinse a farsi dare 300 milioni di €, mentre nel maggio 2021 la tirata d’orecchi fu per il Ministro De Vincenti. La verità risiede nelle carte e nei documenti ufficiali: grazie alla mobilitazione compatta dei due deputati il governo decise di includere Messina nelle città beneficiari dei Patti di Sviluppo e con Delibera Cipe 26/2016 fu assegnata una somma per il Patto città di Messina di € 102.369.360. Mentre tutti i Patti furono firmati presso la sede del soggetto beneficiario - prosegue la Previti - (il comune capoluogo) unico caso nazionale fu Messina dove si firmò presso la sede dell’Università (che non figurava neanche tra i soggetti beneficiari), ero presente - sottolinea il vicesindaco - in una riunione con i sindaci a palazzo Zanca e ricordo perfettamente la loro compattezza nel rivendicare a gran voce le istanze dei loro territori ed in particolare, una presa di posizione orgogliosa ed appassionata e veemente del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia, che in un acceso scontro con l’Assessore Guido Signorino difese appassionatamente e con amore il suo territorio, la sua città e il territorio del Longano. Ricordo i sindaci nebroidei che, con una nota scritta, rivendicarono a gran forza la loro posizione richiedendo spazio e titolarità di interventi. Non vi fu affatto un esercizio di dialettica democratica, ma solo una debole, fiacca, rassegnata, supina, immotivata cessione della governance da parte di un’amministrazione comunale che avrebbe dovuto difendere la propria città con la stessa veemenza e orgoglio dei sindaci presenti. Accorinti non coinvolse e non individuò affatto le 4 aree (Nebrodi, Tirrenica, Capoluogo e Joinica) perché furono i sindaci del territorio ad autodeterminarsi orgogliosamente e a scegliere le aree. Da tre anni chiediamo un incontro a MessinAccomuna sulle nostre relazioni e sugli obiettivi (programmati e raggiunti) ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Neanche dal Consiglio, e quindi anche dai rappresentanti del Pd eletti, siamo mai stati convocati per un confronto in Aula sulle relazioni annuali puntualmente prodotte. Riconfermo - conclude il vicesindaco - la mia personale disponibilità ad un pubblico confronto con MessinAccomuna e con il segretario del Pd Nino Bartolotta, concedendo a loro anche il vantaggio di essere due parti contro una, evitando al Sindaco De Luca inevitabili perdite di tempo con personaggi in cerca d’autore". 

La replica di Bartolotta

"La dottoressa Previti, intervenendo sul blocco delle opere inserite nel Masterplan, ha manifestato la sua disponibilità ad un pubblico confronto con MessinaAccomuna e con il sottoscritto per evitare “al Sindaco De Luca inevitabili perdite di tempo con personaggi in cerca d’autore”, peraltro concedendo, a suo dire, “...anche il vantaggio di essere due parti contro una”.  Risulta evidente in queste esternazioni, come in quelle del sindaco, la tendenza ad improntare la discussione ad una sterile polemica, del tutto estranea ai reali interessi del territorio. Con queste premesse si può anche fare a meno del confronto proposto dalla dottoressa Previti, in quanto il Pd non intende, certo, sottrarre tempo ad una rappresentante delle massime istituzioni della Città e ai suoi molteplici impegni e incarichi tanto al Comune che alla Città Metropolitana. Il Pd - continua il segretario provinciale - vuole rendersi partecipe e propositivo con un’azione politica condivisa, in grado di cogliere le opportunità di sviluppo che le ingenti risorse del patto per Messina, e non solo, potrebbero rappresentare a sostegno dell’occupazione, delle attività produttive e dei Comuni stessi. Per questo stiamo già lavorando all’interno dei dipartimenti del partito, ma la nostra idea è e rimane quella di contribuire a far sedere tutti al tavolo della pianificazione e dell’elaborazione strategica: Sindaci, Organizzazioni sindacali, Ordini Professionali, Esperti di programmazione, ed Università per ricercare e creare le condizioni migliori per il superamento delle attuali criticità.  Non è mio interesse alimentare un inutile teatrino, con sfide a “due” o a “tre”, su un argomento che riguarda la programmazione di investimenti di vitale e fondamentale importanza per l’area metropolitana". 

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