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Consorzio Autostrade, Beppe Picciolo: “Trasformazione in ente economico, per risparmiare e tutelare i dipendenti”

Il segretario regionale di Sicilia Futura torna sulla vicenda dei 340 lavoratori di contrada Scoppo che hanno ancora il contratto nazionale

Trasformiano il Cas, il consorzio delle autostrade siciliane, in un ente pubblico economico. E’ un vecchio cavallo di battaglia quello del segretario regionale di Sicilia Futura, Beppe Picciolo (nella foto). Che torna sull’argomento con la richiesta alla deputazione regionale affinchè “venga immediatamente approvato nel prossimo documento collegato alla Finanziaria in discussione, la trasformazione del Consorzio da ente pubblico non economico ad ente pubblico economico”. 

Picciolo chiede un confronto con l’assessore Marco Falcone per chiarire l’importanza di questa trasformazione “che rappresenta l’unica strada percorribile per definire anche l’annosa vicenda dei dipendenti del Consorzio autostrade siciliane, inquadrati giuridicamente ricorrendo da sempre ad un contratto regionale atipico, mentre da Villa S.Giovanni fino al Brennero gli stessi lavoratori godono di un regolare contratto Autostrade (Aiscat) nazionale. 

Questa ennesima discriminazione dei lavoratori siciliani - ha ribadito Picciolo - va definitivamente risolta e ribadisco che non debbano esistere sempre differenze in negativo a danno dei siciliani rispetto al resto del Paese. Sulla necessità ed estrema urgenza di procedere speditamente verso la trasformazione giuridica del Cas - ha concluso il segretario di Sicilia Futura - riteniamo di poter contare a pieno sul supporto, oltre che della nostra Deputazione, in primis dell’assessore Falcone e del sindaco della Città metropolitana di Messina Cateno De Luca (quest’ultimo nella qualità di azionista di riferimento del consorzio autostradale).

Beppe Picciolo-2Ad entrambe chiedo pubblicamente un impegno affinché la Sicilia e Messina possano riacquisire la centralità, da troppi anni perduta, sul sistema autostradale dell’Isola che è, altrimenti , prossimo ad un definitivo collasso”. 

Piccolo aveva lanciato la proposta già nel 2014 quando era capogruppo dei Popolari per le Riforme, in seguito alle vibrate proteste dei 340 lavoratori dell’ente di contrada Scoppo, che non sanno ancora quale sarà il contratto-tipo che sarà applicato al comparto: se quello nazionale, che finora hanno avuto, o quello regionale, che secondo l’interpretazione delle Funzione pubblica andrebbe applicato: il Cas è infatti sottoposto al controllo dell’assessorato alle Infrastrutture. 

Il risparmio stimato con l’applicazione del contratto regionale è sull’ordine di 5 milioni di euro. La trasformazione in ente economico del Cas, già tentata con un disegno di legge nel 2011 è stata bocciata dal commissario dello Stato: le concessioni autostradali sono competenza Anas. 

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