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Bilancio della Regione, un miliardo di spese irregolari? De Luca annuncia una "operazione verità"

L’occhio della Corte dei Conti sulle spese della Regione. Il leader di Sicilia Vera – Sud chiama Nord all'attacco: "Non passerà più un atto contabile se non si mette nero su bianco come stanno le cose. L’era dei bilanci fasulli è finita"

Nuova tegola della Corte dei Conti sul bilancio della Regione. I giudici contabili - come scrive il Giornale di Sicilia - hanno contestato in un documento di 600 pagine - firmato dai magistrati istruttori Tatiana Calvitto, Antonio Tea e Massimo Giuseppe Urso - un miliardo di spese irregolari. 

Sui bilanci della Regione erano già scattate le "denunce" del leader di “Sicilia Vera – Sud chiama Nord” Cateno De Luca che, anche oggi, sulla questione ha annunciato una "operazione verità".

"La notizia non fa che confermare quanto abbiamo sempre denunciato, ovvero che i bilanci della Regione sono farlocchi - ha detto De Luca - Lo ripetiamo da anni senza aver mai ottenuto risposte né dall’assessore Armao né dallo stesso Musumeci. Oggi arriva la tegola della Corte dei conti che nero su bianco certifica un buco da oltre un miliardo di euro. Il Governo Musumeci, quello dalle carte in regola, ha approvato i bilanci senza tenere conto delle norme vigenti al momento dell’approvazione.  Nel 2019 è stato proposto un bilancio in violazione del diritto di base".

La relazione principale, firmata dai magistrati istruttori Tatiana Calvitto, Antonio Tea e Massimo Giuseppe Urso,  individua - insieme ad altri problemi minori - due problemi principali, si legge. Il primo vale 866.903.662 euro  riguarda la decisione di spalmare in 10 anni invece che in tre il disavanzo scoperto a fine 2018. Il secondo riguarda il finanziamento delle autolinee pubbliche e private in forza di una legge poi dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale: per questo i magistrati contabili contabili contestano la spesa di 161.163.169 euro.

"Si fa riferimento ad uno squilibrio di circa un miliardo - scrive De Luca - ma noi sappiamo che in realtà il buco è molto più profondo e su questo metteremo in atto un’operazione verità. Il vero falso è infatti nel rapporto tra le società della regione e il socio unico che è la regione stessa, lì si nasconde un buco enorme che vogliamo approfondire. Sui conti della regione ci sarà da fare un lavoro di verità perché i siciliani devono sapere queste carte in regola dove sono. Intanto Schifani sappia che in aula non passerà più un atto contabile se non si mette nero su bianco come stanno le cose. L’era dei bilanci fasulli è finita. Ricordiamo inoltre al monarca Schifani che ancora aspettiamo di sapere dove sono andati a finire i 45 milioni di euro stanziati con delibera di giunta e destinati ai comuni per evitare aumento Tari. Noi aspettiamo, così come aspettiamo la nomina del dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti, con delega a proporre le proposte PNRR, in vista della scadenza del bando per finanziare il potenziamento delle reti fognarie e depuratori. Siamo all’opposizione, sono un deputato eletto dai siciliani e i nostri quesiti, piaccia o no  a Schifani,  meritano delle risposte.”

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