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Santoro in Consiglio comunale: “Siete voi a dover scegliere le priorità”

Il Commissario straordinario si presenta nell’Aula consiliare e raccoglie la disponibilità a lavorare per il bene della città: “Abbiamo un guado da superare insieme” ha detto Massimo Rizzo di LiberaMe

Un primo approccio tra la struttura commissariale e il Consiglio comunale con una avvertenza immediata da parte del commissario straordinario Leonardo Santoro. 

“Abbiamo un mandato finalizzato e codificato temporalmente, legato a condurre la città alle elezioni alla prima seduta disponibile che, ad oggi, è rappresentata dal 29 maggio – ha detto l’ing. Santoro - nel frattempo l'obiettivo della struttura commissariale è quello di garantire che i servizi alla cittadinanza vengano”. Santoro ha espresso, quindi, “il massimo rispetto per l'autonomia decisionale” del Consiglio comunale: “Rispetto la piena ed esclusiva titolarità e responsabilità di questo Consiglio comunale. In questo momento la criticità evidente è legata all’assenza di un previsionale approvato. Siete voi che dovete scegliere le priorità in base a quello che ritenete”. 

Un problema che, ha sottolineato Santoro, che non si vive alla Città Metropolitana. “Lì il previsionale c’è e quindi, per esempio, sono state stanziate le somme per mettere in sicurezza le strade della provincia e il Giro d’Italia può svolgersi. In provincia, non in città”. 

È stata, quindi, l’occasione per un giro di pareri da parte dei capigruppo. Da Giandomenico La Fauci di Ora Messina (“è finito il tempo delle chiacchiere urlate) a Libero Gioveni (“La politica deve ritornare a governare questa città, l’ex sindaco non si può lamentare del lavoro del Consiglio comunale ma è mancato il dialogo). Per Giovanni Scavello “ci sono state troppe fibrillazioni che sono servite a chi le ha cavalcate, non alla città”. A prendere posizione a favore dell’ex Giunta è stato Nello Pergolizzi, che sarà candidato con le liste di De Luca. “Il Consiglio comunale è stato sordo a lavorare al ritmo della Giunta”. E giù ad elencare: “Atm, Amam, Messina Servizi, la differenziata e Social City, non mi sento di dire che in questi tre anni e mezzo non sono stati garantiti i servizi, sono stati migliorati. E nessuno ha avuto il coraggio di fare la sfiducia, altrimenti si sarebbe andati a casa”.

Per Pietro La Tona di Sicilia Vera “l’importante è il modo come si raggiungono i risultati. Bisogna dimostrare in questi pochi mesi che la democrazia sta nel metodo e non nella bullizzazione dell’avversario”. Per Massimo Rizzo di LiberaMe “Messina è stata considerata come un trampolino di lancio per ambizioni personali. Un sindaco deve essere leader della comunità, deve mirare al confronto non al compromesso. Abbiamo un guado da superare insieme e bisogna capire se il Bilancio previsionale e il Riequilibrio possono essere trattate in principio di continuità amministrativa o necessitano di una adozione da parte dell’ufficio commissariale”. 

Un aspetto non da poco, quello sollevato da Rizzo, perché da questi due strumenti dipenderà l’operatività di Palazzo Zanca.

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