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Politica Litoranea Nord

Il 13 dicembre il voto per staccarsi da Palazzo Zanca, referendum per il Comune Montemare

Da Torre Faro a Ortoliuzzo i cittadini chiamati a esprimersi sull'autonomia dall'amministrazione De Luca, il sindaco seppur contrario ha dato il via libera alla data

Fanno sul serio i rappresentanti del gruppo che vogliono staccarsi dal Comune di Messina per andare a costituire il Montemare: un altro Comune oltre quello del capoluogo oggi gestito dal sindaco De Luca. Il territorio interessato fa parte del Sesto Quartiere. Il 13 dicembre il referendum per la costituzione. L'amministrazione di Messina ha dato il via libera al voto dei cittadini dei villaggi collinari e costieri che si affacciano sulla fascia tirrenica da Torre Faro fino alle porte di Villafranca. Il Comitato è costituito da circa quaranta cittadini, residenti nei vari villaggi, che hanno deciso di mettersi in gioco attivamente e partecipare al progetto di creazione del nuovo Comune. Se ne parla da anni della richiesta. Seppur contrario alla fine il primo cittadino di Messina ha dovuto dare l'ok all'istituzione del referendum secondo l'iter seguito dai cittadini del Comitato che si sono rivolti alla Regione. L'amministrazione De Luca lo scorso anno si era visto respinto il ricorso amministrativo contro il referendum. Il Comitato Montemare contesta l'abbandono dei villaggi collinari e la mancanza di progetti concreti per il rilancio. Da qui la scelta di rendersi autonomi. Il gruppo di coordinamento del Comitato è costituito da Giandomenico Arena, Salvatore Camarda, Benedetto Cardullo e Carlo Rizzo. Nelle scorse settimane anche dal I Quartiere era stata espressa l'idea di un distacco da Palazzo Zanca. 

Anche il Primo Quartiere ha voglia di autonomia


 

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