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Atm, nuovo schiaffo al sindaco dal Consiglio: bocciato il contratto di servizio

Dopo la delibera di liquidazione l'aula ha respinto pure il secondo provvedimento che avrebbe dovuto assegnare i nuovi incarichi alla società per azioni. Dura replica di De Luca che intende fermare il trasporto pubblico il primo gennaio

Prima la delibera di liquidazione dell'azienda trasporti municipalizzata per far nascere la Spa. Oggi con undici tra astenuti e contrari (astenuti i 5 stelle e contrario il Pd) e altrettanti favorevoli (il centrodestra, Sicilia Futura e Nello Pergolizzi e Massimo Rizzo di LiberaMe) il Consiglio comunale ha bocciato anche il contratto di servizio che legherebbe l’Atm al Comune.

Con la bocciatura, di fatto, la futura società per azioni non potrebbe ricevere alcun incarico da Palazzo Zanca per lo svolgimento dei servizi. Si complicano dunque i piani del sindaco De Luca per creare la nuova Atm Spa dal primo gennaio, già oggi il primo cittadino aveva parlato di slittamento delle date di partenza della nuova società. Anche sulla liquidazione Atm erano state decisive le assenze insieme alle astensioni di Pd e Cinquestelle. 

Questa mattina, invece, al tribunale del Lavoro l'udienza sull'esposto di Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub sul personale Atm 

Sulla bocciatura anche del contratto servizio Atm furibondo Cateno De Luca che ha scritto: "Abbiamo ricevuto l’ennesimo smacco da parte del consiglio comunale, i consiglieri comunali presenti nelle varie fasi della seduta erano 26 su 32 ed all’atto della votazione sono scesi magicamente a 22. Esito del voto: 11 a favore 3 contrari e 8 astenuti! La delibera non è stata approvata, Ho comunicato al consiglio comunale che non parteciperò più ai lavori d’aula visto che non è di loro interesse portare avanti le delibere che sono utili alla città. Dal 1 gennaio 2020 il sistema di trasporto pubblico locale si fermerà perché non ho nessuna intenzione di fare atti non supportati dalla condizione del consiglio comunale. Ci sono ancora cinque delibere importanti che devono essere esitate entro il 31 dicembre e che fanno parte della chiusura della principale fase del Salva Messina. Prendo atto degli ulteriori avvertimenti che sono arrivati da parte di alcuni consigieri comunali e mi organizzerò di conseguenza per uscire da questa situazione che fa solo danno alla città. No ai ricatti e ai ricattatori". 


 

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