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Colpo di scena in Consiglio, il sindaco De Luca "lasciato solo" per la relazione del terzo anno di mandato

A inizio lavori l'intervento del presidente Cardile che ha parlato di assenza prolungata del primo cittadino e di delegittimazione dell'aula. La replica in diretta social

Tra il sindaco Cateno De Luca e il Consiglio comunale tornano le polemiche e le mosse a sorpresa della maggioranza degli esponenti politici che hanno abbandonato oggi pomeriggio i lavori coincisi con il ritorno in aula del primo cittadino, dopo parecchi mesi, per la relazione del terzo anno di mandato. Un rientro in sala consiliare per dibattere di quanto fatto negli ultimi dodici mesi. Ma dopo il minuto di silenzio per la morte dell'operaio Salvatore Adua vittima dell'incidente sul lavoro al cantiere del viadotto Ritiro la maggioranza dei consiglieri, 21 su 32 a inizio seduta, (tranne gruppo misto e Forza Italia) ha lasciato Palazzo Zanca. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile ha infatti passato in rassegna i mesi di assenza del sindaco in aula e le accuse rivolte in questo periodo ai politici. Per Cardile insomma il Consiglio è stato delegittimato per i mancati confronti nella sede ufficiale e democratica a ospitare gli incontri sull'operato di sindaco e giunta e dunque non andava a sua volta ascoltata la relazione del terzo anno. Cardile va via e con lui la maggioranza del Consiglio lasciando a Nino Interdonato il compito di guidare i lavori. In Consiglio restano soltanto gli esponenti del gruppo misto e Forza Italia, pochi, e dunque cade il numero legale. La seduta sarà aggiornata a domani ma non è escluso che la maggioranza diserti l'incontro previsto tra 24 ore. De Luca in una repentina diretta social ha accusato ancora una volta i consiglieri di non essere a conoscenza della relazione, sono stati definiti "asini volanti" e di essersi sottratti per l'ennesima volta al confronto. 

In un comunicato stampa Il presidente del Consiglio, Pd, Movimento Cinquestelle, Lega, Bramanti sindaco, Sicilia Futura, Ora Messina, Libeame e Paolo Mangano del gruppo misto hanno spiegato le motivazioni della loro decisione. "Il legislatore ha voluto immaginare che i rapporti istituzionali tra i due organi avvertano la necessità e l'opportunità che il sindaco relazioni in Consiglio e che il Consiglio faccia le proprie considerazioni, nel nostro Comune questi rapporti sono stati interrotti bruscamente e malamente proprio dal sindaco da ormai 9 mesi caratterizzanti per la sua assenza continuata al lavoro di questo consesso, appare assolutamente inutile e superfluo questo rito formale della presentazione della relazione del sindaco al Consiglio, inoltre il sindaco dichiara espressamente che questo Consiglio comunale ha agito in questi anni contro gli interessi della città che lui soltanto è capace di rappresentare, ha affermato che questo organo non solo è inutile ma addirittura dannoso per la città". 

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